Ostellato
13 Settembre 2013
Da Ostellato e Dogato un nuovo modo per istruire e formare 2.0

A scuola si formano i ‘nativi digitali’

di Redazione | 3 min

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classi 2.0 2di Ilaria Ghesini

Due saranno le classi delle scuole primarie di Ostellato e Dogato ad essere coinvolte nel progetto Cl@ssi 2.0 già dal corrente anno scolastico, per la precisione si tratterà dei 22 alunni della seconda elementare di Ostellato e dei 21 della seconda elementare di Dogato, per un totale di 43 nuovi “nativi digitali”. Il progetto assegnato all’Istituto Comprensivo di Dogato – nato il 1° settembre 2012 a seguito del ridimensionamento della rete scolastica ferrarese che comprende, sotto un‟unica dirigenza, le  scuole dell‟infanzia, primarie e secondarie di 1° grado dei Comuni di Ostellato (comprendente anche la frazione di Dogato), Migliarino, Migliaro e Massa Fiscaglia – dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna con un contributo di 12000 euro ha una forte rilevanza, sia per la scuola che per il Comune di Ostellato, dal momento che a beneficiarne saranno proprio i piccoli cittadini del paese. Ogni alunno potrà nello specifico usufruire di un tablet (in passato per le classi 2.0 si utilizzavano pc portatili e notebook) per il comune svolgimento delle lezioni così da avvicinarli all’approccio del toccare, del fare, del provare grazie all’aiuto delle innumerevoli applicazioni presenti in rete, sempre sotto la guida dell’insegnante che veicolerà la condivisione delle informazioni.

Ma cosa sono le Classi 2.0? La familiarità dei bambini con la moderna tecnologia ha cambiato, rispetto alle vecchie generazioni, il loro modo di apprendere, di conoscere e di comunicare, per cui l’insegnante si spoglierà delle sue vesti più tradizionali per diventare un facilitatore del processo di apprendimento, colui che aiuterà e accompagnerà l’alunno a raggiungere obbiettivi e competenze. La letteratura è piena di esempi e di tesi a supporto di questa nuova metodologia didattica, sbarcata da noi forse più tardi che in altri Paesi, che ha permesso lo svilupparsi di classi di “nativi digitali” (come vengono definiti i bambini che sono nati in Italia dopo il 1990) che operano nell’ottica del lavoro in rete e del reperimento delle fonti nel web in un processo di apprendimento-insegnamento.

“Non credo che le tecnologie possano sostituire il tradizionale metodo di apprendimento – spiega il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Ostellato, Fabio Muzi – ma tra gli adulti e i ragazzi c’è un divario che va colmato: educatori e famiglia devono quindi farsi carico delle responsabilità del loro ruolo favorendo un apprendimento di tipo evoluto, in linea con l’epoca che viviamo”. “Da quest’anno inoltre – continua –  si andrà verso una capillarizzazione dell’iniziativa che è partita nel 2012 per cui saranno implementate le risorse per le tecnologie fruibili dai bambini dei nostri istituti primari. L’obbiettivo sostanzialmente è quello di rinnovare la didattica storicamente riconosciuta dalla nostra società per migliorare il metodo di apprendimento”.

“La profonda collaborazione che si instaurerà tra noi amministrazioni e le scuole è un segnale di maturità sociale condivisa importante – sottolinea il sindaco del Comune di Ostellato, Andrea Marchi – che servirà a dare un valore aggiunto all’istruzione dei cittadini più giovani, meritevoli di attenzioni tanto quanto quelli più grandi. Perché la tecnologia da sola non fa la cultura ma può aiutare moltissimo”.

Entrando nello specifico del progetto non nell’immediato ma nel corso del seguente a/s 2013-2014 si procederà all’acquisto dei tablet per gli alunni,  di cui si farà carico il Comune per parte dei costi e degli interventi strutturali delle due scuole assieme al contributo di 7000 euro dell’associazione Auser di Ostellato, partner e sponsor dell’iniziativa.

“Il primo anno del progetto – entrano nel vivo le insegnanti Rita Zironi e Eleonora Rosati – in cui i bambini frequenteranno la seconda classe, saranno privilegiati il gioco, lo scambio, la socializzazione e la condivisione dei loro lavori con i compagni, il prossimo anno nelle classi terze si lavorerà anche sulla compensazione dei disturbi specifici di apprendimento come disgrafia e dislessia”.

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