Non c’è nulla di cui preoccuparsi per la frattura nel terreno che si è formata nel parchetto nei pressi della rotonda del centro commerciale “Il Castello”. E’ un professore di geologia dei terremoti dell’Università di Ferrara, Riccardo Caputo, a sopire i timori di molti ferraresi che nel notare quella lunga crepa nel terreno (una ventina di metri per quindici centimetri di larghezza e circa un metro di profondità) hanno pensato si trattasse di qualche fenomeno legato al terremoto dello scorso anno. Niente di tutto questo, secondo l’autorevole parere del professore del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra, uno degli esperti che si è occupato, fra le altre cose, del fenomeno della liquefazione e che risulta fra coloro che hanno compiuto i nuovi studi sulla microzonazione sismica avviati a seguito del sisma del 2012 in Emilia, i cui risultati saranno presentati a Geoitalia (Pisa) dal 16 al 18 settembre davanti a 1.500 scienziati da tutto il mondo.
“Nulla a che fare con il terremoto né con la liquefazione – spiega Caputo – mentre si tratta di un comportamento differenziale dal punto di vista meccanico dei terreni superficiali, dovuto all’alternanza di pioggia-siccità e al fatto che in quel tratto, dove c’è la presenza di un camminamento ciclo-pedonale, il terreno è più compatto e meno elastico rispetto al terreno circostante, quello dove si vede l’erba per intenderci. Ciò ha fatto sì che vi sia una differenza di comportamento meccanico”.
Il fatto che la frattura sia così lunga – circostanza questa che ha sollevato dubbi e timori – non è in realtà un mistero. La “crepa”, infatti, segue proprio il percorso del camminamento. “E’ comunque una frattura superficiale – aggiunge Caputo – nella fascia di terreno al di sopra della falda freatica, la fascia non satura. Bisogna pensare, inoltre, che dove ora c’è l’Ipercoop prima c’era la campagna, dove fenomeni come questo in periodi di siccità sono alquanto normali, Non ci farei, insomma, una tesi di laurea”. E’ questa, dunque, la spiegazione, dopo aver scartato l’ipotesi di una perdita di un’eventuale tubazione che avrebbe potuto produrrre una ‘sottoscavazione’.
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