Ieri è morto un cane per me speciale.
Quel cane mi ha insegnato molto.
Mi ha insegnato, ad esempio (ed mi è bastato semplicemente osservare il suo comportamento quotidiano), a capire come vive in realtà un cane e che necessità ha.
Cosa non di poco conto visto che grazie a questo insegnamento ho potuto regalare una vita dignitosa a tremila beagles detenuti nelle gabbie di Green Hill.
Un mio caro amico l’ha definita l'”Eroe Segreto” del processo contro Green Hill: senza di Lei io non avrei mai compreso qual era il problema di quell’allevamento e me ne sarei andato da quei capannoni pieni zeppi di cani come tutte quelle molte persone, compresi quei funzionari che avrebbero dovuto verificare che la legge veniva violata, oppure quei potenti e titolati, che sono entrati in quell’azienda per uscirne senza alcun risultato, solo con buone intenzioni e inutili parole altisonanti. Loro non avevano avuto la fortuna di conoscere Lei e di poter apprendere da Lei come fare e cosa fare, di comprendere quale potesse essere la vera sofferenza di un beagle all’interno di Green Hill.
Ma quel cane non mi ha insegnato solo questo, anche se può sembrare già tanto.
Mi ha insegnato cose molto più importanti, che nessuno dei tanti insegnanti, incontrati nei lunghi anni di scuola, e dei professori universitari mai mi hanno comunicato, nemmeno lontanamente, in vita mia.
Mi ha fatto capire che esiste la Natura, che è viva e ci circonda, che vive con noi e ci permea ogni momento, spesso senza che noi nemmeno ce ne accorgiamo, sempre fissi come siamo a guardare solo la strada sotto di noi, vivendo per lavorare, senza vivere davvero.
Mi ha insegnato che seguiamo falsi idoli, che ci costringono ad una vita senza scopo, che ci fanno dimenticare la serenità di stare con un amico sincero, di costruire una famiglia, di vivere la famiglia.
Mi ha fatto capire dell’inutilità di lavorare per sé, invece che lavorare per aiutare gli altri. E non intendo solo gli esseri umani, ma tutto il Creato.
Mi ha fatto capire di abbandonare una morale discutibile, di leggi inique fatte da uomini intrisi di interessi personali che non hanno mai lavorato per il bene comune, e di seguire piuttosto il Senso Etico che ognuno di noi ha da sempre dentro di sé e che ci fa fare, solo Lui, le cose veramente giuste.
Mi ha insegnato a parlare, ma soprattutto a pensare con il cuore e non con il sopravvalutato intelletto, che con le sue bercianti grida ispirate da tentazioni e sotterfugi ci oscura la vista: pensare con il cuore Ti fa diventare onesto, sincero e trasparente sempre e comunque.
Dei tanti insegnamenti ricevuti, pochi vale la pena raccontare: quel cane mi certamente ha illuminato il mio Cammino mostrandomi dal primo momento molto di più di tutto quello che avevo appreso prima di vivere con Lei.
Spero davvero che ognuno di Voi un giorno possa incontrare qualcuno in grado di donarVi quello che Lei ha donato a me.
Mi ha insegnato molto. Era il mio cane e si chiamava Luna.