Comacchio
11 Luglio 2013
Denunciati dai carabinieri due commercianti di Porto Garibaldi

Negozio dava resto con banconote false

di Redazione | 2 min

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Riordino del deposito della Casa Museo Remo Brindisi. In campo anche la Protezione Civile

Nelle giornate del 16, 17 e 24 marzo si sono svolti importanti lavori di riordino del deposito principale della Casa Museo Remo Brindisi. Grazie alla collaborazione dell'Associazione di Volontariato di Protezione Civile "Trepponti" di Comacchio, con l'intervento operativo e competente dei volontari del Nucleo Beni Culturali, parte dell'Associazione stessa, è stato possibile riorganizzare l'intero spazio con il contenuto

adminPorto Garibaldi. Era già stato arrestato lo scorso 26 giugno per aver utilizzato banconote false come resto per alcune consumazioni. Ora sembra che C.G.A. non abbia perso il vizio. Nel primo episodio i clienti si erano visti consegnare dal comacchiese banconote da euro 20 palesemente false. Dal successivo controllo dei carabinieri, l’uomo è stato trovato in possesso di diverse banconote da 20 euro false, recanti tutte lo stesso numero di matricola. Altre ancora erano all’interno della sua auto.

Nonostante l’arresto e la successiva scarcerazione, lo scorso 4 luglio arriva un’altra denuncia. Un turista si presenta in caserma a Porto Garibaldi e riferisce che la moglie, durante la mattinata, si era recata presso l’esercizio commerciale gestito dall’indagato e come resto della somma pagata, aveva avuto una banconota da euro 50. Poco dopo la donna si sentirà dire da un commerciante del mercato di Porto Garibaldi che quella banconota era falsa. La coppia di turisti è così tornata nel negozio di C.G.A. per chiarire la faccenda con una dipendente, la quale tuttavia non avendo la materiale certezza della provenienza di quel finto denaro, ha consigliato alla vittima di presentare denuncia ai carabinieri.

Dalle conseguente perquisizione dell’Arma presso l’esercizio commerciale gestito dall’uomo e dal suo socio sono spuntate 14 banconote da 20 e 50 euro. Tutte palesemente contraffatte.

Per i due soci è scattata la denuncia a piede libero per spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate.

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