di Anja Rossi
Una giornata a staffetta per ricordare insieme il terremoto a Ferrara. L’iniziativa “R-evolution, a un anno dal terremoto – Ricominciare, ricostruire, rivisitare” si è aperto infatti ieri alle 16.30 con una camminata commemorativa di 5 km per visitare le vie della città, alcune ancora ferite dal sisma che il 20 maggio 2012 colpì il territorio ferrarese.
Al ritorno dalla camminata, il cortile del Castello estense è stato sede di importanti manifestazioni, molto apprezzate dal pubblico. Dalle 17.30 Roberta Marrelli – autrice del libro L’odore dei tigli di maggio – ha letto alcuni brani del suo libro, accompagnata dal saxofono di Stefania Bindini, dal flauto di Ambra Bianchi e dalle danze di Irene Esther Perez Garcia della scuola Jazz studio dance di Ferrara, che ha ballato su una base musicale realizzata dall’effetto suggestivo di una registrazione della frequenza di un terremoto di 8.9 di magnitudo, oltre al flauto e al sax.
Dopo l’inaugurazione, alle 18 sempre nel cortile del Castello, della mostra “E fu sera e fu mattina…” (vai all’articolo), realizzata dalle associazioni fotografiche locali e aperta anche a tutti i cittadini che hanno e vogliano unire le loro testimonianze scattate in quei giorni (in via Coperta, con ingresso dal cortile interno del Castello, resterà aperta fino al 26 maggio), alle 18.30 è stata inaugurata la mostra “Un posto del sempre” della pittrice Isabella Guidi, che con 13 tele ha voluto rappresentare il suo personale percorso di rivisitazione in chiave pittorica del trauma subito. Spiega la stessa autrice “la terra quel giorno ci ha traditi. Io, dopo una lettera scritta ad un amico e una tela fatta poco dopo, ho avuto bisogno di tornare a ripercorrere un luogo che ho sempre visto come un posto protetto, il granaio di mio nonno, e così l’ho dipinto in 12 diverse tele”. Dal 27 maggio la mostra si sposterà presso la villa del Parco Fondazione F.lli Navarra – Malborghetto di Boara nell’ambito della rassegna musicale ROCKaFE 2013 fino a domenica 2 giugno.
Procedendo nel percorso si giunge nel palazzo Municipale, dove nella sala dell’Albo pretorio è stata inaugurata la mostra “Terremoto in pianura” del fotografo Filippo Patrese e subito dopo, nel salone d’Onore la mostra “Battiamo il sisma” con la proiezione del video realizzato per ricordare quanto è stato fatto in un anno, dalla fase d’emergenza alla ricostruzione post-terremoto.
Alle 19.30 la piazza Municipale ha accolto il flash mob “Fermo”, che prende il nome dal testo ideato e cantato dal giovane War- K e che ha visto la partecipazione del corpo di ballo della scuola di danza Jazz studio dance di Silvia Bottoni e da cittadini piccoli e grandi, tra cui gli assessori comunali Chiara Sapigni e Roberta Fusari, che sottolinea come ci fosse “il dubbio in Comune che come manifestazione fosse considerata fuori luogo, ma – continua l’assessore – è importante stare insieme e affrontare il trauma anche ballando”.
Infine, dalle 21 alle 24 è stato possibile visitare gratuitamente i musei del palazzo dei Diamanti, di palazzo Schifanoia e del Castello estense.
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