Amministratori locali, associazioni di categoria, ma soprattutto una nutrita schiera di donne “capitane d’impresa” sono stati i principali protagonisti del convegno distrettuale “Il valore aggiunto delle donne rurali in un economia in crisi”, ospitato il 13 aprile dalla Camera di Commercio e promosso da Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari) Bpw Italy.

L’incontro si è aperto con alcune considerazioni del segretario generale della Camera di Commercio Mauro Giannattasio, che ha mostrato alcuni dati da cui è emersa in maniera chiara la difficoltà delle imprese italiane nella congiuntura economica che sta attraversando Italia ed Europa. Secondo Giannattasio le possibilità di una ripresa sono ancora basse, e per aspettare i primi segnali di miglioramento bisognerà aspettare almeno fino al 2014.

Presenti al convegno anche varie figure istituzionali, tra cui l’assessore comunale alle attività produttive Denanna Marescotti e quello provinciale all’agricoltura Stefano calderoni. Se la prima ha parlato dell’importanza della collaborazione tra imprese e della necessità di “fare rete in un mondo sempre più allargato e globale”, Calderoni si è concentrato soprattutto sul ruolo fondamentale della ricerca e dell’innovazione nel mondo agricolo. Maria Teresa Portale, responsabile commissione agricoltura del distretto nord-est, ha presentato una relazione in cui veniva identificato e descritto il modello delll’imprenditrice agricola di oggi: laureata, giovane e attenta alle nuove teconologie e alla formazione.

E alcuni esempi perfetti di questo modello sono stati portati con la presentazione del libro, curato dalla socia Fidapa Silvia Pellico, “madre natura: storie donne moderne in agricoltura”, che raccoglie i racconti e le testimoniane di nove imprenditrici ferraresi: Barbara Bersani, Tania Guidi, Raffaella Mangolini, Gloria Battistini, Miranda Barboni, Silvia Salvi, Bianca Maria Giovannini, Kathiuscia Arveda, Francesca Basaglia. Un gruppo di “capitane d’impresa”, scelte per il proprio impegno nei vari settori della produzione, che si mostra convinto e cosciente del ruolo che può avere nella ripresa economica e nell’educazione delle nuove generazioni.

Al convegno non potevano poi mancare le rappresentanti delle associazioni di categoria: Loretta Doro (vice presidente di Coldiretti Vicenza), Bianca Maria Giovannini (presidente della sezione ferrarese dell’Associazione nazionale giovani agricoltori), Sofia Trentini (imprenditrice e presidente dell’associazione Donne in campo) e Pier Carlo Scaramagli, presidente della Fondazione Navarra e vice presidente dell’Unione provinciale agricoltori di Ferrara. Tra i vari argomenti toccati dalle imprenditrici spicca l’istuituzione, proposta dalla Giovannini, di un ministero agroalimentare, che si deve accompagnare alla diffusione capillare della banda larga. Scaramagli ha invece ricordato “la vocazione agricola” del territorio ferrarese, testimoniata anche dall’istituto tecnico agrario Fratelli Navarra.

Al termine del convegno è giunto l’atteso momento della consegna del riconosimento Fidapa Green. Ad aggiudicarsi il premio, ex aequo, sono state due imprenditrici: Marta Zampieri, ingengere civile che dirige un allevamento di capre da cachemire in provincia di Belluno, e Fernanda Cappello, titolare di un’azienda vinicola a Sequals, in Friuli. Alle due imprenditrici è stato riconosciuto “la passione, la competenza e la professionalità nel migliorare i prodotti interpretando le nuove esigenze di mercato”, ma anche “l’originalità delle scelte, e il coraggio dimostrato nell’affrontare le sfide della natura”. Tra le donne premiate anche Maria Cristina Cellini e Benedetta Raiser Gilardini.