Massimo Casolari

Non può che essere soddisfatto Massimo Casolari, vicepresidente e main-sponsor della 4 Torri, dato che i suoi ragazzi stanno procedendo a forza di 3 a 0, difendendo coi denti il primato in classifica.

Da alcuni turni a questa parte sembra sia scattato qualcosa all’interno della squadra che ha cominciato ad asfaltare letteralmente gli avversari.

Casolari prova a spiegare cosa sia cambiato nel gruppo granata.

Sapevamo che questo era un gruppo molto forte tecnicamente – spiega il numero uno di K.A. Group – ma la differenza la sta facendo una mentalità diversa. Mesi fa, durante le partite, per un punto perso, un pallone giocato male, una battuta sbagliata, serpeggiava subito un nervosismo che disuniva la squadra. Ora, quando capitano queste situazioni, noto la voglia di incoraggiarsi a vicenda, la rabbia che fa essere tutti molto arrabbiati (il vicepresidente usa un termine un po’ più colorito ndr) e concentrare per arrivare a centrare i 3 punti in ogni match.

È stato così anche a Crevalcore

Esattamente. Io ho visto la partita dagli spalti, ho paragonato quella partita al match d’andata con i felsinei, quando vincevamo 2-0 e poi ci siamo fatti rimontare, vincendo solo al tie break, perdendo quindi un punto importante. Credo che se ci fosse stata questa mentalità, nei momenti cruciali dove si giocano i punti determinanti, avremmo portato in porto la gara senza arrivare al quinto set.

Forse non è stata l’unica occasione sprecata…

Anche a Mirandola è successo qualcosa di simile. Al di là di un’illuminazione discutibile del palazzetto, credo che la squadra non avesse quella consapevolezza nei propri mezzi che mostra ora. Sono convinto che rigiocandola adesso non verrebbe bissato il 3-1 per i nostri avversari.

Merito del lavoro di coach Zambelli

Sicuramente. Io non ho mai commentato le scelte tecniche, non lo faccio certo ora che tutto sembra filare a gonfie vele. Adesso fortunatamente abbiamo anche svuotato l’infermeria. Ma il merito oltre che a Zambelli va anche e soprattutto ai ragazzi e alla loro grinta. Faccio un nome su tutti: Bergantino, lo vedo crescere ad ogni gara, al di là della tecnica, mi piace il suo atteggiamento che è sempre quello di spronare i compagni.

La prossima settimana, in concomitanza con la sosta del campionato ci si giocherà la Coppa Italia di categoria, proprio qui a Ferrara.

La Final Four costituisce un grosso sforzo da parte della società, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche come impegno fisico per tutti gli oneri di organizzazione. Ma credo proprio ne valga la pena. Sono molto felice per i nostri ragazzi: la stragrande maggioranza di loro sono ferraresi, cresciuti all’interno del vivaio 4 Torri. Come dirigenza siamo lieti di dar loro la possibilità di giocarsi questo importante trofeo dinnanzi al palcoscenico di casa propria. Facciamoci un grosso in bocca al lupo.