Attualità
12 Marzo 2013

LA BUCA in_FE-rnale

di Redazione | 6 min

Ascolto: Depeche Mode: dreaming of me; love itself; master and servant

Era un po’ che mi pensavate vero? Ho i doctor marteens rovinati; il tallone è sfatto a forza di appoggiarlo al sottosella della mia vespa special rossa a cui qualcuno ha rubato lo sportellino corpi carter; le punte mangiate dai topi a forza di scrollarmi gli anfibi sui paracarri di ercole d’Este. Ho un paio di pantaloni messi apposta oggi che piove e ho la camicia di due giorni fa… l’ho messa perchè ancora profuma. Il maglione ha un buco sotto l’ascella sinistra, ma nessuno può saperlo… Già in questi momenti di crisi le indagini scarseggiano e passo le giornate nella mia camera/studio a guardarmi attorno e a mettere in ordine vecchie scartoffie: non ho voglia di scrivere, non ho voglia di raccotarvi ne di raccontarmi…. l’indagine sugli alieni è andata molto bene e ancora assaporo gli effetti… Tranquilli, questa dispnea, questa astenia non è generata dai commenti critici o dalle battutine o dai curriculum vitae fasulli di Oscar Giannino o di quelli di mio cugino DEE pubblicati dai geniali detrattori sui manifesti dei social network…tranquilli…la astenia è una forma di apatia cronica data dai “non mi interessa”, dai “niente di nuovo”, dai “iononvadolìperchècivannotutti”, dagli “aperitiviauneuro”, dai “tuttoauneuro…più ci vivo in questa città più penso che è una mirabolante e sexy  buca infernale.

Una palude in cui il primo pensiero è “faccio una cosa perchè la fanno tutti”, una palude in cui la prima cosa è criticare tutto quello che si profila NUOVO e MINACCIOSO. Una Buca murata di mura vecchie di secoli ma più attuali di noi e soprattutto mura che sono noi e che siamo noi…

Non capite? non mi capite?….provo a spiegare…..faccio alcuni esempi morali e…nessuno si offenda….

In via Santo Stefano c’è una carcassa di cemento armato, orgoglio di una architettura minimale e futurista; fiore all’occhiello di avanguardie di vetro e idee che solo 30 anni fa rappresentavano il meandro dove la vita si snocciolava insieme all’arte, all’architettura e all’idea di un luogo poliedrico e sfaccettato…. ora defunto… ora le idee devono passare come progetti in carta intestata, bollata, famigerata e sponsorizzata….dove nessuno sa nulla, dove la verità si perde nella infinita scalinata del municipio, dove nemmemo gli assessori più lungimiranti non possono arrivare, dove le commissioni si spendono, dove noi spendiamo tempo, idee e fantasie….dove il rischio è che diventi un ennesimo, diabolico, utilissimo e cementificatissimo parcheggio coperto, interranto alle porte dell’ADE.

In via Veneziani un enorme dinosauro di vetro, cemento e materiale indistruttibile è là da 40 anni senza colpo ferire, senza mai aver vissuto, addormentato in coma eterno e indifferente, ucciso nell’utero di un architetto abilissimo e ispirato, imbarazzo e orgoglio, indifferenza e mugugno; un progetto che nuovamente porterà quattrini a chi se lo accaparra con appalti al ribasso e che sempre rimarrà con gli occhi chiusi; chi passa e tange il palazzo degli specchi, affascinante e allarmante si chiede, si domanda. Una verità che nessuno comprende e che forse nessuno mai capirà; destinato a diventare uno tra i tanti expò di una cittadina che scappa e che si rifugia dagli aperitivi a tuttoauneuro, che scappa dalle seratine dove si parla delle stesse robe e delle stesse calunnie, di una cittadina nemmeno destinata a diventare una stra-cittadina con la mentalità di una star-cittadina, nemmeno lontanamente vicina ad una città degna e meritevole di un expò.

in via XX settembre, esiste da secoli un palazzo dove si narra abitasse un potentissimo magnate detto il Moro, temuto, potente, roboante. Un enorme edificio  difeso da guarnigioni appostate dietro alle case matte delle vie finte e secondarie che cingevano in maniero. decine di guardie con archi e  canne da fuoco; uccidevano, minacciavano e massacravano chiunque. Un museo dove un jazzista, un lungimirante romano e una direttrice moderna e che lavora anche quando è in ferie tentano di mantenere vivo e autentico con una risposta solo ammiccata di una cittadinanza sorniona, disinteressata e ignorante…turistica.

in via Savonarola langue e resta in piedi una splendida Facoltà di Lettere di un tempo che fu. Un palazzo di notabili e nobili decaduti che per anni è stato scrigno di una facoltà nobile, matura e d’avanguardia. Ora è un cadavere, fatiscente, scricchiolante senza dignità e senza possibilità di difesa, se non fosse per la modernissima e futuristica biblioteca di palazzo gulinelli…sempre deserta, al massimo frequentata da uno o due storici avventori…nessuno lo sa…nessuno sa che può fotocopiare gratis perché è un diritto diffondere la cultura, nessuno sa che può sfogliare libri di ora e di ieri: che può toccare e annusare l’odore delle pagine guardando un panorama di alberi, foglie e cielo, grigio sì…ma il cielo!

Esco, incontro, parlo, incrocio. Faccio una passeggiata eterna incontrando un po’ tutti. ovunque vada la buca è la buca…conosci tutti, parli con tutti, anche quelli “che una volta hai litigato”… Vedo Maria e Crypsilon. Vedo due ragazzi, ormai nemmeno più tanto ragazzi. In questa Astenia (con la A maiuscola per il rispetto che le porto) sono colpito dall’Idea. Un’idea che inizialmente snobbo, un po’ per scetticismo, un po’ per pregiudizio, un po’ per tirarmela..capisco che è una proposta che alla fine snobbo perchè non è una proposta che (cazzo!) non è mia: sono mosso da un leggero e sottile profilo di “vorreiaverlainvetataio”….che forse snobbo per partito preso perchè è così che si ha un po’ di credibilità: demolendo le cose (??), qui in questa città è così..ma forse anche a Milano e a Parigi…..L’entusiasmo mi rapisce e mi fa stare in silenzio ad ascoltare, riflettere, osservare mentre propongono…mi fa rispondere, provocante,  sottendo e sibilo…provo a deviarli..uso la furbizia..uso la malizia…ma alla fine…. In una buca trovo due che hanno ancora il coraggio di proporre…..L’ALIENO???….ma io non sono d’accordo con quello che Amaducci e la sua combriccola propone…. io trovo che le incursioni e le trovate teatrali siano sorpassate… io trovo che non posso accettare che questi, in un cinema, tra l’altro di quelli che più mi piacciono, che adoro, che si radica in una cultura architettonica modernista e affascinante, propongono un programma di arte e contenuti…. NO!..mentre i due alti e magri fotomodelli usciti da BRICK mi snocciolano i contenuti (che cazzo devo ammettere che ci sono) mi viene fame….mi viene voglia…mi sale quella roba che quando avevo vent’anni si chiamava voglia, sesso… e che a quaranta non saprei definire…forse a 40 si chiama idea?…ispirazione…si chiama fame!  la fame vera…non so…ascolto…state zitti…lasciatemi in pace…. lasciatemi ascoltare….lasciatemi solo.. sono scosso!!..sono spaventato dall’entusiasmo in quegli occhi brillanti, neri, tranquilli….tranquilli….tranquilli….tran-quil-li…

– vado. non vado…non trovo giuste le incursioni dell’alieno Amaducci… non trovo corretto utilizzare il superato per proporre qualcosa di trito e ritrito… non vengo…ma cazzo più dico non vengo.. più sto male… la curiosità mi arrovella…non penso ad altro…

MERCOLEDì 13 MARZO- CINEMA BOLDINI. ODIO ESSERCI MA NON POSSO MANCARE.

MI SPIACE DIRLO MA ….HO ANCORA FAME….E AMO LE IDEE!!! GUDLUCK GUYS!

BL

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