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7 Febbraio 2013
Mostra al Mar di Ravenna con opere da Bosch a Dalì, dall'Art brut a Basquiat

Borderline, artisti tra normalità e follia

di Redazione | 3 min

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borderlineLa professionalità e la cultura di Claudio Spadoni, direttore scientifico del Museo d’Arte della Città di Ravenna, continuano ad espandersi ed a manifestarsi a 360°. Da quest’anno è, insieme con Giorgio Verzotti, il nuovo direttore artistico di Arte Fiera di Bologna.

Con Giorgio Bedoni invece, medico, psichiatra, psico-terapeuta ed il supporto della Fondazione Mazzotta di Milano ha curato l’esposizione del MAR di Ravenna che sarà inaugurata il prossimo 16 febbraio per proseguire fino al 15 giugno 2013 sotto il titolo “Bordeline. Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall’Art brut a Basquiat”.

Nella cultura europea del XX secolo diversi protagonisti delle avanguardie e psichiatri innovatori osservarono con sguardo originale le esperienze artistiche nate nei luoghi di cura per malati mentali. Le ricerche di quegli anni avevano avviato una revisione radicale di termini quali ‘arte dei folli’ e ‘arte psico-patologica’, prendendo in esame queste produzioni, sia come sorgenti stesse della creatività che in modalità esistenziale propria tale da esser compresa oltre il linguaggio formale.

Oggi il termine Borderline individua una condizione critica della modernità, antropologica prima ancora che clinica e culturale. In questo senso la mostra intende esplorare gli incerti confini dell’esperienza artistica al di là di categorie stabilite nel corso del XX secolo, individuando così un’area della creatività dai confini labili, dove trovano espressione artisti ufficiali, ma anche quegli autori ritenuti ‘folli’, ‘alienati’ o, detto in un linguaggio nato negli anni ’70, outsiders.

Il ricco catalogo dell’inusitata mostra è èdito da Gabriele Mazzotta e contiene la riproduzione di tutte le opere esposte, dei saggi dei già citati Claudio Spadoni, Giorgio Bedoni, di Gabriele Mazzotta, Sarah Lombardi, Francesco Paolo Campione, oltre ad un’ampia sezione di apparati informativi e documentari.

Dopo una ampia INTRODUZIONE INTROSPETTIVA, con opere di Géricault e Goya, l’esposizione sarà organizzata per sezioni tematiche. Le creazioni di Art Brut saranno comunque una presenza costante nel percorso della mostra.

Nel DISAGIO DELLA REALTA’ verranno presentate importanti opere di protagonisti riconosciuti quali Bacon, Dubuffet, Basquiat, Tancredi, Chaissac, Wols, affiancate ai lavori di artisti dell’Art Brut, outsiders della scena artistica, per stabilire confronti sull’ambiguo confine tra la creatività degli alienati e il disagio espresso dall’arte ufficiale dell’ultimo secolo.

Il DISAGIO DEL CORPO esporrà una serie di lavori dove è protagonista il corpo che diviene l’estensione della superficie pittorica e, talvolta, opera stessa nelle sue più sorprendenti trasformazioni, descritte in toni ludici o violenti, con Recalcati, Moreni, Fabbri, Perez, il ferrarese De Pisis, Zinelli, alcuni protagonisti del Wiener Aktionismus e del gruppo Cobra come Jorn e Corneille.

All’interno dei RITRATTI DELL’ANIMA ampio spazio verrà dedicato ad una sequenza di ritratti e, soprattutto di autoritratti, una delle forme di auto-analisi inconsapevole più frequente nei pazienti delle case di cura, con opere di Ghizzardi, Kubin, Ligabue, Moreni, Rainer, Sandri, Van Gogh, Jorn, Appel, Aleshinsky, Viani.

La mostra proseguirà con una sezione dedicata alla scultura, la TERZA DIMENSIONE DEL MONDO, con spettacolari sculture art brut, con inediti di Gervasi e grandi manufatti di arte primitiva.

Infine, nel SOGNO RIVELA LA NATURA DELLE COSE , si definirà l’onirico come fantasma del Borderline con una selezione di dipinti di surrealisti quali Dalì, Ernst, André MASSON, autore caro al pubblico ferrarese d’antan, quello frequentatore delle Gallerie d’Arte Moderna dirette – allora – dal Maestro Franco Farina che lo ‘volle’ a Palazzo dei Diamanti per una personale tra febbraio ed aprile del 1969, Brauner, oltre ad una nutrita presenza di lavori di Paul Klee, grande estimatore dell’arte infantile e degli alienati e …della Musica – forse non casuale il suo legame, oggi sempre più riconosciuto, con la psico-terapia.

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