Cronaca
8 Gennaio 2013
Condannato a due anni per appropriazione indebita ex procuratore della Toro

Agente intascava i soldi delle polizze

di Marco Zavagli | 2 min

Leggi anche

Morì sul lavoro in Borgo Punta. Si attende l’udienza preliminare

Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187

Processo stadio. “Tutti i margini di sicurezza non erano stati rispettati”

Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019

admin-ajax.php_67Due anni e 900 euro di multa per essersi intascato i premi assicurativi dei clienti. Luigi Vitale, ex procuratore di una agenzia che faceva capo alla Alleanza Toro Assicurazioni, è stato condannato ieri dal tribunale di Ferrara per appropriazione indebita.

Secondo la pubblica accusa, sostenuta in giudizio dalla pm Barbara Cavallo, il professionista si faceva versare i soldi delle assicurazioni senza attivare la relativa polizza. Soldi che sarebbero così finiti nelle sue tasche.

Nei conti della Toro figura qualcosa come 445mila euro che non sarebbero mai entrati nelle casse della società. Ad accorgersene furono i nuovi gestori dell’agenzia (costituitisi parte civile attraverso gli avvocati Francesco e Irene Costantino), che fecero partire una indagine interna per poi segnalare il caso alla procura. Le indagini vennero quindi portate avanti dalla guardia di finanza di Ferrara, che scoprirono come alcuni clienti nonostante il versamento del premio si sarebbero trovati senza polizza attivata. Polizze che nei registri risultavano annullate.

Il lungo elenco di testi sfilati davanti al giudice Franco Attinà ha confermato l’impianto accusatorio, tanto che al termine della discussione la pm ha chiesto tre anni di pena. La difesa, sostenuta dall’avvocato Luca Esposito, ha chiesto invece in sede di arringa l’assoluzione con formula dubitativa dal momento che non era certo che l’ammanco fosse stato provocato dal suo assistito.

Il giudice ha condannato l’imputato a due anni, più una provvisionale di 20mila euro alla parte civile e le spese legali, dichiarando di non doversi procedere per alcune somme contestate. Le motivazioni della sentenza sono attese tra 30 giorni.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com