Economia e Lavoro
21 Dicembre 2012
Lo strumento, utilizzato soprattutto da piccole imprese, permette di velocizzare i tempi rispetto all'Inps

Rinnovato il protocollo per la cigs anticipata

di Ruggero Veronese | 3 min

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È stato rinnovato anche per il 2013 il protocollo di intesa tra Provincia di Ferrara, Carife e Caricento per l’anticipazione della cassa integrazione ai dipendenti, che riceveranno i soldi dell’ammortizzare sociale senza dover aspettare le tempistiche dell’Inps. “Uno strumento che offre risposte ai lavoratori che altrimenti non potrebbero contare su un’erogazione regolare e continua – ha affermato l’assessore provinciale alle attività produttive Carlotta Gaiani –, e che si basa su una procedura molto snella. I conti correnti forniti dai due istituti di credito non hanno spese di gestione, e i soldi sono già disponibili entro 30 giorni dalla richiesta del lavoratore”.

Il protocollo di intesa è nato nel dicembre 2009, durante il primo anno di gestione della presidente della Provincia Marcella Zappaterra, e si è via via perfezionato anche a causa dell’aggravarsi della crisi economica e in seguito al duro colpo dato dal sisma alle imprese della provincia. Carlo Alberto Roncarati e Sergio Lenzi, presidenti rispettivamente di Caricento e Carife, nel firmare l’accordo in Castello con la Zappaterra hanno ribadito la soddisfazione “nel constatare che questo strumento ha dato i risultati che ci si aspettava, anche se vorremmo che non ce ne fosse più bisogno”. Dopo il boom del 2010, in cui i due istituti di credito versarono 4 milioni di euro a titolo di anticipo ai dipendenti delle aziende in difficoltà, anche le quote dei due anni successivi descrivono una situazione preoccupante, con 2,6 milioni versati nel 2011 e 2 milioni nel 2012. Quest’anno in particolare ha visto una quindicina delle aziende supportate riuscire a uscire dal regime di Cigs, ma solo per essere rimpiazzate da altre 12, a cui se ne aggiungeranno quattro che hanno già fatto richiesta per attivare lo strumento. In tutto nel 2012 il protocollo di intesa è stato utilizzato da 657 lavoratori di 24 diverse imprese.

La cassa integrazione coinvolge circa 3600 dipendenti nel territorio provinciale, più altri 300 che usufruiscono della cassa integrazione in deroga concessa ad alcune cooperative o aziende sotto i 15 dipendenti. L’accordo tra banche e Provincia è utile soprattutto alle piccole aziende, che non hanno le risorse necessarie per anticipare la cassa integrazione ai propri dipendenti e attendere i 3-4 mesi necessari all’Inps per la compensazione. Dati alla mano la zona più in difficoltà è quella del Comune di Ferrara, che ha visto utilizzare lo strumento da 12 aziende, per il 50% dell’importo totale. Seguono l’alto ferrarese (8 aziende, 33,4% dell’importo), e a parità di condizioni l’Unione Terre e Fiumi e il basso ferrarese, entrambi con 2 aziende in cigs e 8,3% dell’anticipo totale.

Per quel che riguarda i settori produttivi, il più in difficoltà è quello manifatturiero, con 16 aziende e il 66,7% dell’importo anticipato. Seguono l’edilizia (4 aziende, 16,7% della quota) e restano appaiati i settori del commercio e dei servizi: 2 aziende ognuno, per l’8,3% dei fondi erogati. Anche l’agricoltura, che nel 2012 non aveva avuto bisogno di appoggiarsi all’accordo, entrerà nei prossimi mesi a far parte della lista: le 4 nuove aziende che ne hanno fatto richiesta fanno parte infatti del settore meccanico, edile e agricolo. “Speriamo di ritrovarci il prossimo anno a firmare in condizioni migliori – ha chiuso Roncarati – e di esserci lasciati alle spalle questo inizio secolo da dimenticare”.

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