Comacchio
22 Novembre 2012
L’ultimo saluto al feto rinvenuto il 12 giugno scorso in un cestino delle immondizie

Comacchio piange il bimbo che mai nacque

di Redazione | 2 min

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Comacchio. Comacchio piange il bimbo che mai nacque, per citare l’ode di Garcia Lorca. “Nelle tue mani clementissime consegniamo l’anima della piccolina Barbara, perché possa vivere nella gioia eterna”. Sono le parole accorate di Padre Jean, al termine della cerimonia funebre con la quale oggi pomeriggio l’amministrazione comunale ha voluto riservare l’ultimo saluto al feto rinvenuto il 12 giugno scorso in un cestino delle immondizie del Camping Florenz.

Alla commossa cerimonia svoltasi nella cappella del cimitero di Comacchio ha preso parte anche il comandante del Norm della Compagnia Carabinieri di Comacchio, Andrea Coppi, che sta investigando sul caso, che ha destato tanto dolore e incredulità in tutta la comunità. Alla sfortunata creatura, ritrovata in un cestino del camping del Lido degli Scacchi, è stato assegnato il nome Barbara, in segno di gratitudine verso il sostituto procuratore della Repubblica Barbara Cavallo, titolare delle indagini, che si è prodigata con molta sensibilità per il rilascio del nulla-osta alla sepoltura.

Accanto al sindaco Marco Fabbri, che ha voluto celebrare le esequie funebri, rimarcando il cuore grande della comunità comacchiese, divenuta così la famiglia adottiva della piccola, erano presenti: il comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Porto Garibaldi, tenente di Vascello Enrico Pasqualotto, il comandante della tenenza della guardia di finanza, tenente Federico Moca, il commissario della polizia municipale, Concetto Tomasi e rappresentanti del Corpo forestale dello Stato, dei vigili del fuoco, della Protezione Civile, della stessa Polizia Municipale e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

In segno di partecipazione al dolore, era presente anche la signora Arnalda Vitali, titolare del Camping Florenz, in cui è avvenuto il tragico ritrovamento. Al termine del rito funebre il corteo, scortato dal gonfalone comunale, ha accompagnato la piccola bara bianca sino all’area del camposanto, nel quale la piccola salma è stata inumata.

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