13 febbraio 2010. Una ricorrenza passata sotto silenzio, quasi celata nei più profondi recessi della memoria di Chi ne è stato protagonista. Per Chi l’avesse dimenticato, è stato il settimo anniversario della visita di un importante esponente della vita politica italiana, Massimo D’Alema, ad Argenta, accolto con tutti gli onori del caso dai dirigenti della ex Coopcostruttori. Una giornata piena, iniziata con una visita di carattere sociale, seguita da una assemblea che ha coinvolto soci lavoratori insieme ai “Big” del C.d.A della Cooperativa, i vertici della Politica, delle Istituzioni e della Cooperazione. Sorrisi, abbracci, esclamazioni di gioia e calorosi saluti non sono mancati in una circostanza, che certo non faceva presagire la triste vicenda del crac imminente. La giornata si è conclusa con la tradizionale cena sociale, a villa Vittoria, – filmata per la Storia – tra foto ricordo e facce sorridenti di soddisfatti commensali che indubbiamente non denunciavano partecipazione per puro dovere sociale. Uno di quegli eventi che col tempo tendono sempre di più ad affievolirsi, non più alimentato dalle parole – e ne sono state spese… – dei tanti che vi hanno partecipato. Un entourage di tutto rispetto attorno all’ex presidente; una condizione che allora li accomunava! Passata la festa, in comune ora hanno solo la rapidità con cui sono scomparsi dalla scena del crac. Resta solo il ricordo di una visita di cortesia, ma anche di necessità, il bisogno di rinsaldare rapporti che garantissero uno status di sicurezza in una situazione di crisi. Una condizione che lo stesso ex presidente, ora in quiescenza, ha illustrato enfatizzandone le presumibili cause, all’illustre ospite non senza cedere ad una forte emozione a stento trattenuta. Per fortuna, dulcis in fundo, c’è stata una rassicurante affermazione del visitatore <<So che avete molti amici, supererete le difficoltà>>. Una vera delusione perché dopo quattro mesi sono stati portati i registri contabili in tribunale a Ferrara e chiesta la condizione di amministrazione straordinaria. E’ legittimo chiedersi se sia mai possibile che tra tanti personaggi di spicco della politica, delle istituzioni e della cooperazione proprio non ce ne sia stato alcuno che non abbia avuto sentore di quanto a breve sarebbe accaduto? Una domanda scontata, ma ancora dopo tanti anni, senza una risposta.
prof. Tommaso Carnacina – Argenta