Eventi e cultura
9 Novembre 2012
Portrait of a dancer in prima nazionale al Teatro Comunale di Ferrara

Lutz Förster danza in prima nazionale

di Redazione | 3 min

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Lutz Förster in una foto di Anna van Kooij

“Quel tipo allampanato, con il naso lungo e una bella seconda posizione”: così Pina Bausch definì agli esordi quel suo interprete, quello che più di ogni altro avrebbe avuto uno stretto rapporto con il suo Tanztheater e che sarebbe diventato un punto di riferimento della danza internazionale. Ora, trentacinque anni dopo, Lutz Förster presenta in prima nazionale questa sera, venerdì 9 novembre, alle 21 nell’ambito del festival Danza Contemporanea Ferrara 2012 al Teatro Comunale il suo assolo Portrait of a dancer. Lo spettacolo viene presentato a Ferrara con il contributo del Goethe Institute Mailand.

Qualcuno ha detto bene di Förster: “assomiglia a David Bowie e danza con lo charme di Fred Astaire”: è infatti tra i pochissimi artisti a cui basta un movimento appena accennato per sprigionare un’emozione forte, in grado di riempire tutto lo spazio intorno a sé.

In questa performance egli ripercorre la sua carriera di danzatore – dalle prime esperienze nella scuola di Kurt Joos – e volge all’indietro lo sguardo al suo lavoro con i più importanti coreografi e registi della sua generazione, come Susanne Linke, José Limon, Bob Wilson e naturalmente Pina Bausch. Il suo è un lavoro che riguarda il rapporto tra l’arte e la vita, nonché l’oscillare tra il personaggio e la persona, mettendo a fuoco il tema della memoria nell’arte. E’ allo stesso tempo un monologo, una narrazione e un assolo di danza, una serata piena di spirito e di poesia, e soprattutto, un tributo alla grande Pina Bausch. In un mix di movimenti e testi, vi scorrono estratti da vari pezzi della coreografa tedesca, tra cui uno degli assoli più noti e amati del Tanztheater, quello in cui Förster “canta” con i gesti del linguaggio dei sordomuti le parole della canzone The Man I Love.

Ballerino e attore tedesco (nato a Solingen nel 1953), Förster si è esibito nei Paesi di tutto il mondo e dirige il dipartimento di danza dell’importante Folkwang Universität di Essen, la stessa in cui si è formato insieme ad Hanz Züllig e Jean Cébron. Dopo le prime esperienze, nel 1975 si è unito al Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, con cui ha lavorato per quasi trentacinque anni, diventando uno degli interpreti-simbolo del teatrodanza. Nella sua ricchissima carriera ha collaborato con i più grandi coreografi, da José Limón a Robert Wilson a Jérôme Bel, ha preso parte a produzioni di teatri storici come l’Hamburg State Opera e la Scala di Milano, e si è esibito al Salzburg Festival sotto la direzione musicale di sir Simon Rattle. Chiamato a insegnare nelle università di tutto il mondo, ha lavorato come maestro di danza con le compagnie di Reinhild Hoffmann, Susanne Linke, Urs Dietrich.

Al termine dello spettacolo Lutz Förster saluterà il pubblico ferrarese in un incontro coordinato da Leonetta Bentivoglio, giornalista e critico di danza del quotidiano La Repubblica.

Dopo lo spettacolo di Ferrara, Förster rimarrà in Emilia-Romagna e domenica 11 novembre sarà a al TTV Festival di Riccione: nella cornice del Palazzo del Turismo in una solo perfomance dal vivo ripresenterà la sua leggendaria interpretazione di The Man I Love.

Info: 0532 202675 – www.teatrocomunaleferrara.it.

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