di Ruggero Veronese

Nasce anche a Ferrara un progetto per il supporto psicologico all’elaborazione del lutto, rivolto ai familiari dei pazienti oncologici. A promuoverlo sono la Fondazione ANT, che dal 1978 offre assistenza gratuita a 360 gradi per tutto quello che riguarda prevenzione, cura e assistenza emotiva e psicologica a chi affronta la malattia, insieme allo storico partner della Fondazione Santini Gaetano ed Elvira, che ha contribuito in questa occasione con un supporto di duemila euro.

Presenti alla conferenza di presentazione nella sede in Via Cittadella, oltre al delegato ANT di Ferrara Italo Mosca e al consigliere della Fondazione Santini Mario Carion, anche due psicologi del settore: Luca Visconti e Silvia Ravani. “Il progetto – spiega Visconti – è nato dalla constatazione di un’esigenza: ci siamo accorti che a Ferrara c’erano solo iniziative private, a pagamento. Ma avere qualcuno con cui confidarsi e confrontarsi in un momento difficilissimo come quello del lutto è indispensabile per molte persone, che spesso vano incontro a quello che tecnicamente si chiama “lutto complicato”, in cui alcuni comportamenti sbagliati si cronicizzano e diventano pericolosi. Un esempio è quello della negazione, il fare finta che non sia successo nulla per evitare la sofferenza, ma così diventa impossibile anche una vera ripresa”. Un pericolo che per lo psicologo è causato anche “dalla società in cui viviamo, che richiede un superamento veloce del cordoglio”.

Gli incontri si svolgeranno attraverso gruppi di discussione di 5-8 persone, che si troveranno ogni due settimane e potranno discutere delle proprie esperienze e del proprio lutto insieme a uno psicologo. Silvia Ravani spiega che “E’ molto importante formare gruppi abbastanza omogenei, in cui ognuno possa ritrovarsi nel vissuto degli altri, accorgersi che i propri problemi sono condivisi da altre persone e ritrovare quella normalità che è indispensabile in certe situazioni”.

“Era un’iniziativa doverosa – spiega il delegato ANT Mosca – per un problema che affligge moltissime persone. Ma la nostra fondazione cerca di agire soprattutto stimolando la prevenzione: in novembre faremo una settimana con controlli gratuiti per il melanoma, e nel 2013 ci sarà un altro ciclo per i tumori femminili. Dei 52 mila controlli preventivi che abbiamo fatto dal 2004 sul melanoma, quasi il 10% è stato indirizzato dal medico per ulteriori analisi, scoprendo il problema prima che si aggravasse”.

Un’opera benefica e gratuita che trova riscontro anche nei finanziamenti che l’associazione riceve, con solamente circa un 17% dei finanziamenti derivanti dal pubblico (14% dalle ASL, 3% direttamente dagli enti pubblici) e tutto il resto del budget raccolto autonomamente tramite raccolte fondi (56%), 5×1000 (13%) o donazioni private (10%). Ma Mosca avverte: “Visto il periodo di difficoltà generale abbiamo dovuto sospendere alcune nostre attività secondarie, come gli aiuti economici ai familiari delle vittime oncologiche. Ma speriamo di poter riprendere al più presto il sostegno completo”.