Cronaca
21 Settembre 2012
L’azione dei poliziotti “sproporzionatamente violenta e repressiva”

Aldrovandi, uscite le motivazioni della condanna

di Marco Zavagli | 2 min

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Era la vigilia di Natale dello scorso anno. Per le feste si ritrovano assieme, con le rispettive famiglie, due fratelli tra i quali, per questioni legate all'eredità paterna, negli ultimi tempi non corre buon sangue. Il più giovane dei due, classe 1976, abita nella casa di Pieve di Cento ereditata come proprietà indivisa

La loro azione fu “sproporzionatamente violenta e repressiva”. Tanto basta a condannare i quattro poliziotti che ingaggiarono la violentissima colluttazione con Federico Aldrovandi il 25 settembre del 2005, confermando in via definitiva la sentenza di colpevolezza per l’omicidio colposo del ragazzo di 18 anni.

Le 43 pagine di motivazioni della sentenza della Cassazione escono dal “Pallazzaccio” a quasi sette anni di distanza dalla tragedia di Via Ippodromo a Ferrara. La IV sezione della Suprema Corte aveva condannato in via definitiva Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri lo scorso 21 giugno (vai all’articolo), accogliendo in toto la richiesta del procuratore generale Gabriele Mazzotta, che voleva il rigetto dei ricorsi e la conferma della condanna inflitta nei primi due gradi di giudizio ai quattro poliziotti.

In sede di requisitoria la pubblica accusa aveva definito “schegge impazzite” gli imputati, che avrebbero agito con un uso eccessivo della forza “nei confronti di una persona inerme”, tanto da arrivare a rompere due manganelli (particolare che si saprà solo mesi dopo grazie a una interrogazione in parlamento) sul corpo del giovane, anziché comportarsi come “responsabili rappresentanti delle forze dell’ordine”’ (vai all’articolo).

I quattro agenti, condannati a tre anni e mezzo, divenuti solo sei mesi per effetto dell’indulto, attendono ora i provvedimenti disciplinari annunciati a suo tempo dal ministro Cancellieri, già annunciati dalla titolare del Viminale dopo le offese di Paolo Forlani nei confronti della madre di Federico, Patrizia Moretti, su facebook (vai all’articolo).

Sul punto parte dell’opinione pubblica si è già espressa con una petizione on line (leggi), che chiede che i quattro agenti che hanno ucciso Federico vengano espulsi dal corpo della Polizia di Stato.

Tra i firmatari, oltre alla stessa famiglia Aldrovandi, figurano le sottoscrizioni di Haidi e Giuliano Giuliani, Ilaria Cucchi, Lucia Uva, Rudra Bianzino e Domenica Ferulli. Vengono quindi le sottoscrizioni di nomi di primo piano della cultura, della società civile e della politica. Ci sono Don Andrea Gallo, Paolo Beni, Paolo Ferrero, Luigi Manconi, Franco Corleone, il vignettista Vauro, l’attore Valerio Mastrandrea e scrittori come Erri De Luca, Wu Ming, Valerio Evangelisti.

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