Economia e Lavoro
21 Agosto 2012
L'ex caserma dei pompieri diventa il primo incubatore di imprese creative

Grisù: la factory emiliana

di Redazione | 3 min

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Ferrara come Berlino: nascerà all’interno dell’ex caserma dei vigili del fuoco – lo stabile abbandonato dal 2004 – la prima factory emiliana: un incubatore di imprese creative e culturali, all’interno del quale potranno trovare spazio – senza pagare affitto – e supporto le giovani aziende impegnate nel difficilissimo settore delle idee. “Tutte le città d’arte italiane pensano all’incremento  del potenziale turistico, ma non si può ragionare solo in quella direzione. La cultura deve diventare produzione, questo è il salto da fare per poter parlare seriamente di sviluppo”, ha spiegato in conferenza stampa Alberto Masacci, esperto di fund raising e consigliere della neonata associazione Grisù, dalla quale l’intero progetto è cominciato.

Ad illustrare nel dettaglio cosa succederà in via Poledrelli è stato il suo presidente, Fabrizio Casetti, il quale ha voluto innanzitutto sottolineare come lo stabile, di proprietà della Provincia, verrà concesso in comodato precario: una formula nuova, utilizzata per incontrare i vincoli procedurali dell’immobile, già inserito nel piano delle alienazioni patrimoniali nel bilancio di previsione 2012. Il suo significato è semplice: Grisù potrà gestire lo spazio gratuitamente fino a quando non dovrà essere venduto, ma la presidente della Provincia Marcella Zappatarra ha già anticipato che “se le imprese che troveranno casa al suo interno si dimostreranno delle eccellenze, sarà interesse del territorio che esse possano continuare in quella sede la loro attività”.

L’amministrazione da parte sua non spenderà un euro: gli ospiti dell’incubatore si occuperanno della sua sistemazione, e avranno il vantaggio di organizzare lo spazio – 1.800 metri quadri in tutto, poiché 3mila resteranno adibiti a magazzino – a seconda delle proprie esigenze.

Sono già diverse le realtà interessate, attive nel mondo del design, dell’informatica, della produzione video, della promozione culturale e dell’architettura. Spicca tra i nomi dei sostenitori quello di Roberta Fusari, paesaggista nonché assessore comunale all’urbanistica. Per accedere allo spazio verrà aperto – presumibilmente a inizio ottobre, il 6 infatti è prevista la grande festa di inaugurazione – un apposito bando. L’obiettivo – dichiarato dalla segretaria dell’associazione, la gallerista Maria Livia Brunelli – è quello di aprirsi non solo al panorama locale, ma anche nazionale e internazionale, cercando di fare crescere la factory sfruttando i finanziamenti messi in campo a livello regionale e a livello europeo. “Ovviamente con il territorio ferrarese vorremmo creare un legame particolare – ha specificato Brunelli -: organizzare laboratori per i bambini, attività per gli anziani. Vorremmo contribuire – assieme alla nuova sede della municipale, che dovrebbe trasferirsi nella stessa zona – alla riqualificazione del quartiere, che vive un momento abbastanza difficile”. Sul punto è intervenuto anche Masacci, per ribadire come lo spazio sarà aperto nei confronti di tutti i residenti, i quali potranno accedervi durante gli open days che verranno calendarizzati periodicamente: “le persone devono sapere che lì potranno vivere esperienze significative: lo sviluppo umano è la precondizione dello sviluppo economico”.

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