Lettere al Direttore
13 Luglio 2012

“Ferrara vive, ma è un falso storico”

di Redazione | 3 min

L’articolo di ieri- di estense com ovviamente solo segnalato da Estense.com su la Ferrara post-sisma che vive grazie al calendario cosiddetto romano della giunta Tagliani e dei vari addetti alla cultura ferrarese è quasi un falso storico.

Proprio in questi giorni la stampa della capitale ad esempio rilancia altri eventi della città estense, naturalmente sottovalutati o persino letteralmente censurati dalla casta culturale che neppure il sisma ha evidentemente svegliato dal suo quasi autismo istituzionale, degna – per modo di dire- della corte di Versailles ai tempi del Re Sole… Si vedano queste significative notizie

http://ilcantooscuro.wordpress.com/2012/07/06/high-foundation-festival/
http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/roma-ferrara-capitali-dellavanguardia-postfuturista-presentazione-di-futurismo-nuova-umanita-di-roby-guerra-all-high-foundation-festival-2012/
http://www.teatroorg/rubriche/mostre_arte/futurismo_per_la_nuova_umanita_live_set_33434

relative a un festival di cifra internazionale per i dati oggettivi degli ospiti (e anche alcuni di Ferrara) oltre a una serata speciale con un libro edito a livello nazionale di uno scrittore ferrarese- dove ben 50 artisti di Ferrara (scrittori, video maker ecc. ) sono stati evidenziati anche con capitoli e interviste alcuni, accanto al meglio di certa avanguardia culturale italiana e non solo.

E’ tempo che si sappia – una volta per tutte – che i criteri culturali a Ferrara, tranne pochissimi eccezioni (vedi Ferrara sotto le Stelle, i buskers stessi e anche parzialmente la Porta degli Angeli) non premiano meritocrazia e conoscenza (e persino riscontri oggettivi nazionali) ma – a parte il ben noto stesso monopolio Arci (al di là ripetiamo di certa meritocrazie pertinente- noi siamo oggettivi)- semplicemente situazioni strumentali ed innocue ad hoc per le velleità schizopolitche (come definirle ormai?) di una Casta politico-culturale che continua a foraggiare figure poco attendibili come Abbado (che da Ferrara ha quasi solo preso…) e spreca – non solo altre realtà culturalmente scorrette tipo quelle sopraelencate (ben in evidenza invece anche da.. Roma, non qualche ufficio in più…) ma molte altre, anche private, che naturalmente o giustamente se ne fregano di istituzioni mediocri e ideologiche oppure come ad esempio nel nostro caso- quando comunque contattano tali addetti ai lavori- neppure esiste un riscontro via mail, su proposte, comunque , teniamo a sottolinearlo a costo zero per le istituzioni.

Ora Tagliani e Maisto evitino comunque risposte figuracce, visto che ben difficilmente possono negare tali recenti contatti, anche perché i tutor velox non esistono solo nelle strade ma anche via mail o in qualche videofonino tascabile… Infine per la cronaca il palio di Ferrara non è il più antico del mondo. E’ un falso storico, come qualunque storico sa benissimo. Fu una trovata di Balbo nel ventennio…. Quanto a certi addetti alla cultura di Ferrara: quando ci segnaleranno qualche loro azione editoriale ben lieti di rilanciarla nella capitale in qualche quotidiano. Infine, sulla sinergia cultura- turismo l’architetto Viola- sempre spesso attaccato- ne sa più lui una volta per tutte di certi stessi presunti esperti! Merita ogni attenzione e rispetto!!! E Cordiali Saluti. E nessuna censura-Il post-sisma esige la fine a Ferrara di certa casta anche culturale (si veda già il flop di sabato scorso alla MelBook..)- perchè altrimenti certo andazzo ben poco promette qualcosa di buono sulla sbandierata coscienza di prevenzione e sicurezza invocata e proclamata da Tagliani e paracompagni. A proposito ma Tagliani a Roma non aveva già chiesto Ferrara città terremotata? Perché anche Bratti? Quello dell’interpellanza sulla bufala del Fracking? . Ricordando che a Roma ci sono anche se non erriamo… sedi dell’INGV …non solo un nuovo ufficio della Ferrara che vive (secondo noi degli zombies…)… Ma ovvio altra questione…

Roberto Guerra

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