Cronaca
1 Luglio 2012
Ennesimo appello del comitato dei cittadini di via Battisti. Discarica a cielo aperto nella zona

Quartiere spazzatura: “Siamo indignati”

di Redazione | 3 min

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Il Comitato cittadino “Via Cesare Battisti” prosegue nella sua battaglia per la vivibilità del quartiere Gad (Giardino Arianuova Doro) denunciando, indignato, lo stato di degrado dovuto non solo alla presenza della criminalità, ma anche al fatto che la zona venga considerata una discarica a cielo aperto.

“Il quartiere Gad – riferisce il presidente del comitato, Graziano Cardi – caratterizzato, anche nel nome dal “giardino” è diventato una discarica a cielo aperto, ad uso e consumo di persone incivili e maleducate che però ricevono 40 euro al giorno, soldi che probabilmente vanno ad integrare minimamente una più lauta e cospicua rendita da traffico di stupefacenti. Temo non tanto per l’incolumità dei fili  d’erba, che Calò (presidente della circoscrizione, ndr) dice di conoscere a memoria, quanto per la sicurezza dei cittadini che si sentono minacciati nel vivere il loro quartiere e nelle brutte e pericolose pieghe che una situazione, volutamente ignorata, può prendere”.

Al fenomeno dello spaccio nella zona sembra essersi aggiunta un’altra “piaga”, dunque. E il comitato presieduto da Cardi documenta lo scempio con una serie di immagini che sembrano inequivocabili. “Lanciare vecchi elettrodomestici giù dalla finestra (in questo caso un tv), non rispettare costantemente le aree comuni e insozzare (vi lascio immaginare in che modo) le panchine sono diventate attività normali in un quartiere che di italiano e normale non ha quasi più niente. Cominciamo coi fatti, quelli che ogni sera le impotenti (non certo per colpa loro) forze dell’ordine dimostrano.Togliete quelle panchine dai giardini di via Battisti,  toglietele tutte. Gli italiani non ci si siedono più e sono diventate punto di appoggio per i “Pit Stop” della droga o rastrelliere per i corrieri ciclisti”.

Vivere, secondo la denuncia di Graziano Cardi e del comitato dei cittadini residenti nella zona, “è diventati impossibile e non è un enfatico slogan come certe percezioni soggettive che, a detta di qualche assessore, caratterizzerebbero le lamentele dei residenti. I residenti non possono più vivere tranquillamente! Ed è un appello affinché i gesti di qualche folle, esasperato, non si sostituiscano alla partecipazione civica, fatta anche nel denunciare gli scempi che anche oggi, siamo costretti a segnalare. Alimentare il fuoco della frustrazione, dilapidando decine di migliaia di euro di denaro pubblico, cara giunta, in attività, web tv e bacchetti per quegli stessi extracomunitari che non pagano le bollette al grattacielo o spacciano droga e alimentano risse tutte le sere, sta esasperando i residenti”.

“Io e il mio comitato – conclude Cardi – siamo in prima linea per favorire la partecipazione civile come mezzo per soffocare e reprimere la violenza ma è evidente che ben poco possiamo fare contro affermazioni come quelle di Calò e la Sapigni che ingrossano la bile di migliaia di residenti che hanno già superato abbondantemente il limite della sopportazione.

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