Educazione e più controlli. Il piano della Polizia Locale Alto Ferrarese per il 2024
Sono i giovani e gli utenti della strada ad essere al centro del programma di iniziative e azioni promosse dalla Polizia locale dell’Alto ferrarese per il 2024
Sono i giovani e gli utenti della strada ad essere al centro del programma di iniziative e azioni promosse dalla Polizia locale dell’Alto ferrarese per il 2024
Pilastri. A partire dal 22 aprile 2024 i prelievi a Pilastri di Bondeno saranno effettuati il lunedì. L'attività si svolgerà, come di consueto, ogni 15 giorni: il 2^ e 4^ lunedì del mese. Il servizio si trova nella sede di Palazzo Mosti ed è gestito dagli...
La fotografia è uno strumento quotidiano che grazie alle nuove tecnologie ci consente di immortalare pressoché ogni momento delle nostre vite
Si parlava francese nel corso dell’ultima settimana all’interno delle classi delle scuole elementari e medie di Bondeno: un gruppo di diciannove alunni di quinta elementare provenienti dal comune di Emrbun (dipartimento delle Alte Alpi)
nche la rassegna musicale “Note di primavera” è giunta al proprio epilogo: sarà un finale in crescendo, almeno dal punto di vista scenografico, dato che questo sabato (20 aprile) alle ore 17 si esibirà la marching band francese “Banda Los Pagayos”
Bondeno. Un database contenente tutte le informazioni sugli edifici di valore storico e artistico del territorio comunale. Lo realizzerà volontariamente e senza costi per il Comune il Gruppo Archeologico, a seguito di un accordo preso tra i volontari promotori dell’idea e l’amministrazione comunale.
“Crediamo che gli edifici rurali, e con loro le torri, le corti agricole, i manufatti di una società che si è sviluppata nei secoli lasciando tracce importantissime, non possano andare perduti – spiega il sindaco di Bondeno, Alan Fabbri –. Per questo motivo ho appoggiato subito la proposta del Gab, anche perché in attesa che arrivino i soldi per la ricostruzione rischieremmo di perdere la memoria di tali costruzioni, che è poi anche la memoria delle nostre terre”.
L’iniziativa parte dalla libera iniziativa del Gab: “pensiamo di distribuirci il lavoro a cominciare da luglio, vista la grande dispersione sul territorio di edifici rurali, torri e costruzioni in qualche caso in condizioni critiche e non più utilizzate – spiega Simone Bergamini del Gruppo Archeologico –. Lo faremo gratuitamente ci impegneremo per fotografare gli edifici più vecchi, gli antichi fienili, le corti coloniche, le torrette e i vari fondi agricoli. Naturalmente occorrerà il permesso dei proprietari: molti di questi edifici sono di privati e peraltro non erano più utilizzati già prima del sisma. Al contrario dei beni religiosi, per questi non dovrebbero esserci fondi per il recupero e non si potranno nemmeno abbattere per i vincoli della Soprintendenza. Ma diversi di essi sono pericolanti, quindi a rischio”.
Molte costruzioni presentano particolari architettonici, decorazioni, effigi dedicate a figure religiose. Il Gab spera nella collaborazione dei fondisti per raccogliere informazioni sulla toponomastica: dati, date, nomi dei fondi. Tra le costruzioni a rischio anche quanto resta della Torre di fondo Palazzo, originariamente chiamato Le Zerbinate dal nome dei conti Zerbinati, dove pare essersi sviluppato l’antico nucleo del paese Zerbinate, in seguito sviluppatosi verso Stellata. La sua immagine e le informazioni che la riguardano diverranno patrimonio di un database che in futuro contribuirà a tenere vive le radici del territorio.
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