Bondeno
27 Giugno 2012
Il Gab inizia la mappatura dei vecchi edifici, abbandonati o a rischio

Un database per ricordare il territorio

di Redazione | 2 min

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Bondeno. Un database contenente tutte le informazioni sugli edifici di valore storico e artistico del territorio comunale. Lo realizzerà volontariamente e senza costi per il Comune il Gruppo Archeologico, a seguito di un accordo preso tra i volontari promotori dell’idea e l’amministrazione comunale.

“Crediamo che gli edifici rurali, e con loro le torri, le corti agricole, i manufatti di una società che si è sviluppata nei secoli lasciando tracce importantissime, non possano andare perduti – spiega il sindaco di Bondeno, Alan Fabbri –. Per questo motivo ho appoggiato subito la proposta del Gab, anche perché in attesa che arrivino i soldi per la ricostruzione rischieremmo di perdere la memoria di tali costruzioni, che è poi anche la memoria delle nostre terre”.

L’iniziativa parte dalla libera iniziativa del Gab: “pensiamo di distribuirci il lavoro a cominciare da luglio, vista la grande dispersione sul territorio di edifici rurali, torri e costruzioni in qualche caso in condizioni critiche e non più utilizzate – spiega Simone Bergamini del Gruppo Archeologico –. Lo faremo gratuitamente ci impegneremo per fotografare gli edifici più vecchi, gli antichi fienili, le corti coloniche, le torrette e i vari fondi agricoli. Naturalmente occorrerà il permesso dei proprietari: molti di questi edifici sono di privati e peraltro non erano più utilizzati già prima del sisma. Al contrario dei beni religiosi, per questi non dovrebbero esserci fondi per il recupero e non si potranno nemmeno abbattere per i vincoli della Soprintendenza. Ma diversi di essi sono pericolanti, quindi a rischio”.

Molte costruzioni presentano particolari architettonici, decorazioni, effigi dedicate a figure religiose. Il Gab spera nella collaborazione dei fondisti per raccogliere informazioni sulla toponomastica: dati, date, nomi dei fondi. Tra le costruzioni a rischio anche quanto resta della Torre di fondo Palazzo, originariamente chiamato Le Zerbinate dal nome dei conti Zerbinati, dove pare essersi sviluppato l’antico nucleo del paese Zerbinate, in seguito sviluppatosi verso Stellata. La sua immagine e le informazioni che la riguardano diverranno patrimonio di un database che in futuro contribuirà a tenere vive le radici del territorio.

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