Politica
13 Maggio 2012
Intervento del senatore al coordinamento provinciale Pdl: "Cambiare passo o ci dissolveremo"

Balboni: “A Comacchio sostenere Fabbri”

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Bancarotta fiscale. Stangate per due ferraresi

Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale

La necessità di ripartire, di recuperare i consensi e i voti perduti, di captare i segnali mandati dall’elettorato e cambiare passo, evitando così il rischio di dissolversi nel nulla. Sono alcune delle considerazioni emerse ieri mattina nel corso del coordinamento provinciale del Pdl di Ferrara durante un confronto interno ampio, con più di 15 interventi, affrontato dopo aver intrapreso a Comacchio una campagna elettorale “incentrata sulla necessità di scardinare il vecchio sistema di potere che tanti danni ha prodotto sul territorio”. Una campagna che ha avuto il sapore della sconfitta per il Pdl, una “grave sconfitta” che ha portato il partito a ragionare e analizzarne a fondo le ragioni.

L’auspicio e l’impegno emerso dal coordinamento, proprio in riferimento al voto di Comacchio, è che “tutti i nostri elettori, anche quelli che si sono astenuti al primo turno, tornino a votare, con la consapevolezza che il rinnovamento è un valore”. La scelta ufficiale sulle indicazioni di voto per il ballottaggio del 20 e 21 maggio tra i candidati sindaci Pierotti e Fabbri è stata però lasciata al coordinamento comunale di Comacchio, che si è riunito nel tardo pomeriggio e solo oggi, dopo lunga discussione, emetterà il suo ‘verdetto’.

Ma un’indicazione allo stesso coordinamento l’ha fornita nel suo intervento il senatore Alberto Balboni, che si è soffermato sulla necessità di ripartire con il piede giusto. “E quando dico ripartire – ha affermato Balboni – intendo già cominciando dal ballottaggio, che a mio avviso deve vedere i nostri esponenti locali impegnati disinteressatamente a favore del candidato che rappresenta l’unica possibilità di rinnovamento contro il ritorno dei vecchi equilibri di potere incarnati da Pierotti e dal Pd”.

La sconfitta subita a Comacchio, come del resto in tutta Italia, non è affatto minimizzata dal Pdl è l’analisi della situazione è stata approfondita senza lesinare i ‘mea culpa’. A partire proprio da Balboni, che ha cercato di capire “dove sono andati i nostri voti”. L’opinione di Balboni è che la maggior parte degli elettori del Pdl, a livello nazionale, si sia semplicemente astenuta. Non così però in Emilia Romagna “dove Grillo è riuscito a sedurre una parte non così minoritaria dei nostri elettori”. Non si spiegherebbe altrimenti, secondo il senatore, il risultato di Comacchio, ma anche di Parma e di Budrio dove i grillini hanno conquistato a sorpresa il ballottaggio. Rispedite al mittente le critiche sulla scelta del candidato sindaco Di Munno e a chi lo ha proposto: “Non il sottoscritto – ha spiegato Balboni – ma come da Statuto il coordinatore provinciale ed il suo vice”.

Balboni è convinto che la scelta di Antonio Di Munno fosse giusta, mentre invece il Pdl avrebbe pagato “la situazione politica nazionale, a cominciare dal fatto che abbiamo governato in anni difficilissimi, cosi come abbiamo pagato il sostegno al governo Monti e non da ultimo la scelta della Lega di correre da sola. Il Pd ha mantenuto le posizioni anche grazie al suo sistema di alleanze, che a noi è invece venuto meno non per nostra decisione”. “Certo, a Comacchio ci sono stati anche ulteriori fattori locali che hanno giocato contro di noi, causati principalmente dal noto tradimento dei tre transfughi e dal negativo ritorno di immagine, ma ritengo non così decisivi come si pensava”.

In sostanza, seppur ridimensionato, secondo il senatore ferrarese “il Pdl esce dallo tsunami elettorale come l’unica (superstite) forza politica nazionale ancora in grado di rappresentare un punto di riferimento per gli elettori moderati”. E la ricetta per la ripartenza Balboni l’ha ben chiara in mente: “A questo punto – ha detto – credo che la condizione per recuperare la fiducia dei nostri elettori sia una sola. Il Pdl deve uscire dalla maggioranza che sostiene il governo Monti”. “Temo – ha aggiunto – che non sia sufficiente annunciare che Alfano non parteciperà più ai vertici con Casini e Bersani o che il Pdl voterà solo ciò che riterrà giusto. Credo che occorra una strategia ben più forte. E l’unica che mi viene in mente è di uscire dalla maggioranza presentando le nostre proposte alternative. Prima di tutto che l’Imu sia limitata al 2012 (una tantum) e che dal 2013 almeno sulla casa si torni al regime fiscale previgente. E poi batterci per la compensazione crediti/tasse. Senza aver timore di andare all’opposizione in caso di rifiuto da parte del governo. Che si voti a ottobre/novembre o che si voti a marzo 2013 non abbiamo più tempo da perdere. Se andiamo avanti così non rischiamo solo di perdere le prossime elezioni politiche, rischiamo di dissolverci”.

Anche il coordinatore provinciale Luca Cimarelli ha invitato a porre attenzione alla situazione dell’Emilia Romagna “che è particolare e richiede al più presto un cambio di passo”. “L’insofferenza dei nostri elettori verso il governo Monti è a livelli di guardia – ha detto Cimarelli – e siamo più preoccupati delle percentuali dei non votanti piuttosto che dei nostri voti andati a Grillo. Perché proprio gli astenuti sono quella parte di elettorato che rischiamo di perdere”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com