Politica
8 Maggio 2012
Di Munno e Cavallari potrebbero dare indicazioni di voto per i 5 Stelle

Fabbri: “Io e Pierotti agli antipodi”

di Marco Zavagli | 3 min

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Marco Fabbri

Comacchio. “Sono stremato”. E’ rimasto tutto il giorno a seguire lo spoglio dei seggi come rappresentante di lista. Marco Fabbri, il candidato del Movimento 5 Stelle. Proprio nel seggio controllato dalla Digos (dove il presidente aveva rovesciato l’urna anziché contare scheda per scheda – altre irregolarità sono state riscontrate a Volania e Portogaribaldi, con lo scrutinio delle schede bloccato a lungo).

Il suo 22 percento è probabilmente il miglior risultato nazionale per i grillini e ora lui, mai entrato in politica prima, si trova catapultato al ballottaggio contro Pierotti.

Dire che è per lui una sorpresa però non è del tutto vero. “Negli ultimi 10/15 giorni – conferma – abbiamo sentito attorno a noi davvero tanta vicinanza da parte delle persone. Sondaggi non ne avevamo, a differenza di altri, ma il risultato è il frutto della volontà di cambiamento”.

Volontà di cambiamento e volontà di facce nuove, viste le buone prestazioni degli altri nomine novi della tornata elettorale. “Sono contento per il risultato di Alberto e Fabio (Lealini e Cavallari, ndr), perché hanno portato avanti davvero programmi concreti”. E invece tra 15 giorni lo aspetta Pierotti, “candidato rispetto al quale sono agli antipodi, rappresenta il passato che ritorna e fa politica con tutt’altre motivazioni rispetto alle mie”.

Per sconfiggerlo serviranno però altre forze, ma sul punto Fabbri è fin troppo chiaro: “Noi non facciamo alleanze; se gli elettori che hanno dato il voto al primo turno ad altri scelgono noi ben vengano, ma non scendiamo a compromessi con i partiti”.

Più che soddisfatto del traguardo raggiunto è anche Lealini, “visto che siamo partiti da zero, senza sponsor o padrini e ora siamo alla pari dei partiti”. La campagna elettorale costata appena 1200 euro ha premiato “chi come noi, se eletti in consiglio, si vuole porre come elemento di confronto e dialogo per il bene comune”. Al ballottaggio? “Coe detto in campagna elettorale daremo libertà di voto ai nostri sostenitori”.

L’altro volto nuovo di queste elezioni comunali è quello di Fabio Cavallari. Il giovane di Rifondazione si aspettava sicuramente qualcosa di più dopo l’exploit delle primarie del Centrosinistra, “ma non ci possiamo lamentare, visto che siamo l’unica forza politica che aumenta i consensi rispetto a due anni fa”. Di più “non si poteva fare, con il Movimento 5 stelle a questi livelli”. Il Centrosinistra ha chiarito già da tempo che non farà apparentamenti al secondo turno. Questo non esclude però possibili indicazioni di voto. E qui arriva una sorpresa: “valuteremo cosa fare nei prossimi giorni, ma non escludo che si possa premiare una persona come Marco, giovane e piena di entusiasmo”.

La sede elettorale del Pdl durante lo scrutinio

Il grande sconfitto con lo striminzito 14,57% (1.628 voti) del suo candidato è invece il Pdl. E nella sede elettorale già poco tempo dopo l’inizio dello spoglio pochi erano i sorrisi e l’aria era particolarmente tesa. Viste le proiezioni nazionali non c’erano prospettive rosee sin dall’inizio dello spoglio, con i primi dati che hanno fatto emergere da subito l’esclusione di Antonio Di Munno per la corsa al ballottaggio.

Il candidato sindaco di Pdl e Faro è parso realista, strizzando un occhio ai Grillini in modo tutt’altro che velato. “Prendiamo atto del risultato che sta emergendo sempre più con chiarezza dalle urne. Sapevamo – ha dichiarato a caldo Di Munno – che era una corsa difficile, lo è anche per Pierotti che era convintissimo di vincere al primo turno. Ora che faremo? Saremo coerenti con i nostri intenti: siamo sempre stati e continueremo a essere per il rinnovamento. Già in campagna elettorale avevo elogiato l’impegno dei giovani che si sono candidati per dare un futuro a Comacchio“.

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