Economia e Lavoro
8 Maggio 2012
Legacoop, Agci e Confcooperative assieme per la promozione 2012

Centrali coop: un calendario verso l’unione

di Redazione | 3 min

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Da sinistra: Roberto Crosara, Andrea Benini, Giuliano Grandi

Legacoop, Agci e Confcooperative assieme per “costruire un mondo migliore”. Lo slogan scelto dall’Onu per celebrare il 2012, proclamata a livello internazionale anno delle cooperative, è stato adottato a Ferrara dalle tre maggiori realtà operanti nel settore, intenzionate d’ora in avanti a perseguire un percorso comune. Un matrimonio festeggiato questa mattina presso la Camera di Commercio, commentato con grande soddisfazione dal presidente dell’ente Carlo Alberto Roncarati: “in passato esistevano caratterizzazioni e matrici che rendevano distanti questi tre gruppi ma oggi i tempi sono cambiati e la strada della ripresa potrà essere imboccata solo attraverso l’integrazione. Siamo all’inizio di quella che può essere considerata una nuova era”.

Assieme a Roncarati, “testimone di nozze”, i tre presidenti impegnati nella realizzazione di un calendario condiviso per la promozione del sistema cooperativo: Andrea Benini per Legacoop, Giuliano Grandi per Agci e Roberto Crosara per Confcooperative. In linea con la proclamazione Onu, i tre gruppi hanno infatti stabilito una serie di incontri, approfondimenti e convegni che si terranno a Ferrara da adesso fino a novembre. Il primo tavolo si terrà venerdì 18 maggio, presso il Ridotto del Teatro Comunale, e sarà dedicato al tema “Impresa Coop in working”: un appuntamento voluto per i quarant’anni di attività di Copma. Il giorno seguente il consorzio Res, nella sala convegni di San Girolamo dei Gesuati, presenterà il Manifesto pedagogico della cooperazione ferrarese.

“Abbiamo lavorato per strutturare degli interventi il più possibile intergenerazionali e intersettoriali –ha spiegato Benini -, una proposta unitaria che superi gli steccati generati in passato, orientata alla valorizzazione”. Valorizzazione fortemente voluta dall’Onu, che ha indicato le cooperative come gli attori fondamentali per raggiungere gli obiettivi fissati in termini di salvaguardia del pianeta e sviluppo. I dati dell’organismo internazionale, riportati duranti la conferenza, possono per molti versi apparire sorprendenti: le cooperative occupano il 20% della popolazione mondiale, più di quanto non facciano le grandi multinazionali, inoltre i paesi in cui esse contano più soci appartengono al continente asiatico: in India si contano 242 milioni di soci.

Il fenomeno è dunque meno locale di quanto si sarebbe portati a credere, e se è vero che in Emilia Romagna la tradizione cooperativa resta forte, “per restare al passo coi tempi – ha sottolineato Crosara – è necessaria una ristrutturazione che tenga conto della crisi”. In questa direzione sembra porsi il progetto di Aci, l’Alleanza cooperativa italiana che dovrebbe diventare l’unica grande casa in cui raccogliere il variegato panorama nazionale. “Non esistono più i motivi che storicamente avevano portato alla divisione – ha ribadito Grandi -. Sicuramente ci vorranno dei sacrifici per arrivare all’unità, incontreremo difficoltà sia a livello periferico che a livello di organizzazione centrale, ma sapremo superarle”. Il matrimonio si è concluso con un appunto: compilare in futuro un report provinciale che calcoli il bilancio sociale complessivo di ConfCommercio, Agci e Legacoop.

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