Cronaca
5 Maggio 2012
I consulenti delle società di revisione contestano la perizia

Guerra tra esperti al processo Coopcostruttori

di Marco Zavagli | 2 min

Leggi anche

Bancarotta fiscale. Stangate per due ferraresi

Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale

Paziente assunse ivermectina contro il Covid, ma morì. Ex medico finisce a processo

È stata fissata per il 27 maggio l'udienza predibattimentale del processo per omissione di soccorso a carico di Alberto Dallari, il 69enne medico (oggi in pensione) di Reggio Emilia, che aveva preso in cura domiciliare Mauro Gallerani, 68enne di Corporeno colpito dal Covid-19 e poi deceduto dopo un mese di ricovero ospedaliero

Minorenne in fuga dalla struttura di accoglienza, avviate le ricerche

Un altro minore si è allontanato da una struttura di accoglienza e attualmente risulta irreperibile, così da avere attivato il piano persone scomparse della prefettura. Si tratta di Muhammad Said, nato in Pakistan il 20 settembre 2007, che pare abbia manifestato l'intenzione di raggiungere alcuni suoi parenti a Milano

È guerra tra esperti ora al processo Coopcostruttori. Dopo la relazione dei periti sui bilanci dell’azienda argentana, ieri è toccato ai consulenti di parte cercare di confutare le conclusioni di Claudio Gandolfo e Stefano Montanari.

Le tre società di revisione Reconta, Uniaudit e Ria, i cui vertici figurano come imputati nel processo, sono state accusate dai periti di non aver espresso “un giudizio avverso o in via subordinata dichiarare l’impossibilità di esprimere un giudizio” per ogni bilancio a loro sottoposto. Una “non certificazione”, inoltre, avrebbe tutelato anche i soci, secondo Gandolfo e Montanari, per l’impossibilità di sottoscrivere azioni di partecipazione cooperativa.

Ma un giudizio, se non proprio avverso quantomeno “non positivo” e “con riserva”, Uniaudit lo espresse nel ’96 e ’97, secondo il prof. Renzo Costi, consulente della società di revisione, che contesta la presunta falsità della valutazione data ai bilanci argentani: “al massimo si può parlare di un giudizio non corretto ma non che prospettasse una realtà falsificata; questo consente di fare una distinzione tra accertamento degli eventi da un lato e la loro valutazione complessiva dall’altro”.

Quanto all’eventualità che certi giudizi possano aver arrecato danno ai soci sottoscrittori, Costi si basa sul “principio della caratteristica dei destinatari dell’informazione”, per dire che “i destinatari di quelle relazioni erano i consiglieri, non i soci, e soprattutto l’associazione nazionale di categoria (Legacoop, ndr) che doveva esprimere la propria funzione di vigilanza”. Quindi quei giudizi “non potevano trarre in inganno i soci perché non erano a loro destinati”.

Il consulente ha un attimo di esitazione quando l’avvocato di parte civile Carmelo Marcello gli fa notare che gli stessi rappresentanti delle società di revisione andavano alle assemblee dei soci dove si illustrava e votava il bilancio. “Non mi risulta…”, si limita a dire.

Sul tema della continuità aziendale, invece, i periti – secondo Costi – “sono abbastanza sfumati”, “perché il richiamo avviene dopo la formulazione del giudizio; se è stato formulato un giudizio vuol dire che questo è stato fatto sul presupposto della continuità aziendale. In sostanza si dà per scontato che essa esistesse”.

Per la seconda società di revisione implicata nel crac Coopcostruttori, Reconta (che certificò i bilanci della cooperativa nel ‘94 e nel ’95), ha parlato il consulente Matteo Caratozzolo. Alla prossima udienza, fissata per venerdì 11 maggio, parlerà Aldo Lo Iacono per Ria (anni 2000 e 2001).

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com