Politica
25 Aprile 2012
La denuncia del M5S: ai consiglieri anche oltre 3mila euro al mese

Il ‘secondo stipendio’ dei rimborsi in Regione

di Marco Zavagli | 3 min

Leggi anche

Scanzi a Ferrara: “Naomo è leggenda”

Promette un inizio “corposo e ciccioso” su Ferrara e si dice sicuro che “ci sarà da divertirsi”. Andrea Scanzi arriva a Ferrara e porta con sé “La Sciagura”. Il 16 maggio l'irriverente penna del Fatto Quotidiano sarà al Teatro Nuovo per presentare il suo nuovo spettacolo prodotto da Loft Produzioni e tratto dall'omonimo bestseller edito da Paper First

Vigilia di Natale finita a pugni tra due fratelli

Era la vigilia di Natale dello scorso anno. Per le feste si ritrovano assieme, con le rispettive famiglie, due fratelli tra i quali, per questioni legate all'eredità paterna, negli ultimi tempi non corre buon sangue. Il più giovane dei due, classe 1976, abita nella casa di Pieve di Cento ereditata come proprietà indivisa

Mensili che superano i 3mila euro di rimborsi chilometrici per recarsi da casa in viale Aldo Moro. Sono i “secondi stipendi” cui hanno diritto i consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna. O quantomeno quelli che hanno la residenza fuori Bologna. E sono 42 su 50.

La Regione garantisce infatti ai suoi eletti in assemblea 81 centesimi per chilometro, escluse le spese per il pedaggio autostradale, per un massimo di 12 viaggi andata e ritorno. In euro significa cifre da capogiro per i comuni mortali. Ossia più di 70 mila euro solo a marzo, per citare l’ultimo esempio in ordina di tempi contabili.

Sono le cifre snocciolate dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia e Andrea Defranceschi che, dopo essersi autoridotti lo stipendio (dai previsti 6/7mila a 2500/2700 al mese), ora fanno i conti in tasca ai colleghi. Colleghi come il piacentino di centrodestra Andrea Pollastri che, secondo i dati diffusi in una conferenza stampa ad hoc, incasserebbe per andare a Bologna quasi 3400 euro al mese, esentasse. O come il consigliere del Carroccio Stefano Cavalli (circa 3350 euro), o a Marco Carini del Pd (3200). Per arrivare alla beffa dei rimborsi auto previsti anche per chi prende i mezzi pubblici: a Thomas Casadei, mariniano del Pd, erano dovuti fino a settembre, prima che venisse messa mano al regolamento. Ce n’è per tutti insomma.

Nemmeno il tempo di chiudere la conferenza stampa che le prime reazioni si sono fatte sentire. È il presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Matteo Richetti, che anticipa che “proporrò una modifica del regolamento sui rimborsi che abbia un effetto immediato: la riduzione del rimborso concesso da 0,81 a 0,50 centesimi al chilometro, corrispondente, tabelle Aci alla mano, al rimborso per l’utilizzo di un’auto di media cilindrata. Rivedremo anche il sistema di concessione del rimborso: per averlo serviranno pezze d’appoggio che dimostrino il reale uso della macchina, oltre, ovviamente, all’effettiva presenza del consigliere in assemblea”. Il che significa quindi che fino ad oggi non è stato fatto così.

Non solo rimborsi, però. “Il mio auspicio, la mia richiesta- prosegue Richetti- è che il consiglio voglia al più presto mettere a punto un testo unico di riordino sul trattamento economico dei consiglieri e il funzionamento dell’Assemblea, che fissi tre elementi: indennità congelate fino alla fine della legislatura e non superiori al 65% di quelle dei parlamentari (e quindi a 3 mila euro); fondo unico dei gruppi e conseguente razionalizzazione delle spese; divieto di cumulo del vitalizio con altre indennità pubbliche”.

“Si tratta di settori – sottolinea il presidente dell’Assemblea – sui quali comunque non siamo rimasti con le mani in mano. Voglio infatti ricordare che da inizio legislatura abbiamo ridotto del 30% le indennità di consiglieri regionali (l’ultimo taglio, del 10%, è scattato da gennaio scorso), che abbiamo tagliato il bilancio di 6 milioni di euro in due anni e che ci apprestiamo a restituire un milione di euro alla Giunta, a giugno, da destinare a misure anti-crisi e per l’occupazione giovanile”.

Richetti chiude ricordando che le indennità dei consiglieri dell’Emilia-Romagna “sono fra le più basse in Italia, se non le più basse in assoluto: 5.348 euro (3.071,43 quale indennità di carica più 2.277,02 di rimborsi per l’attività politica)”.

La proposta di Richetti però era già stata fatta da Defranceschi due anni fa: “- 50% di stipendio, 0 rimborso forfettario, 0 vitalizio e rimborsi chilometri solo a piè di lista. Perché allora ce lo bocciarono compattamente? Cos’è cambiato a parte le percentuali dei partiti nei sondaggi?” – si chiede il capogruppo del Movimento 5 Stelle -. C’è bisogno degli scandali e delle nostre denunce perché si muovano. Anche oggi abbiamo dimostrato che noi non cavalchiamo l’onda, ma la creiamo”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com