Eventi e cultura
12 Gennaio 2012
Le entrate hanno raggiunto la cifra di un milione 751mila euro, superando di 423mila euro la cifra prevista

Anni folli, superata quota 150mila

di Redazione | 3 min

di Francesca Botti

“Grandi numeri per grandi idee”. Questa la frase nella quale il vicesindaco Massimo Maisto vuole racchiudere l’esperienza della mostra gli Anni folli conclusasi l’8 gennaio a palazzo dei Diamanti. Numeri che hanno registrato una media progressiva settimanale passata dai 3.667 visitatori della prima settimana ai quasi 9000 dell’ultima, superando la quota di 150mila spettatori in quattro mesi.

“La risposta favorevole del pubblico – ha continuato Maisto – è stata l’esempio di come operazioni culturali-didattiche come questa non si debbano ridurre alla mera visita museale ma ad un vero e proprio progetto comune per il rilancio turistico, e non solo, della città. Ferrara ha bisogno di iniziative come questa”. Il 68% infatti degli oltre 6mila ospiti intervistati arrivato a Ferrara proprio per vedere l’esposizione si è detto intenzionato a visitare anche i musei cittadini e la città stessa.

“Le grandi mostre e la promozione culturale di Ferrara – ha precisato il sindaco Tagliani –  sono due realtà che vanno e devono andare di pari passo, diventando l’una parte integrante per l’altra poichè la credibilità di un grande evento si fonda sulla credibilità della città nel suo complesso”. Credibilità confermata anche dai risultati economici: il costo della mostra a preconsuntivo risulta infatti di 2milioni 546mila euro, ossia quasi 130mila euro in meno di quanto preventivato inizialmente, mentre le entrate hanno raggiunto la cifra di un milione 751mila euro, superando di 423mila euro la cifra prevista, le sponsorizzazioni hanno invece toccato quota 350mila euro.

Un evento quello degli Anni Folli che ha ricevuto attenzione e approvazione anche dalle testate giornalistiche nazionali e dai principali canali televisivi, oltre che richiamare importanti riscontri anche dal web, ma al successo della mostra va anche affiancato quello degli eventi collaterali, uno per tutti il progetto didattico per scuole e famiglie  “La citta degli artisti”, sempre a cura di Ferrara Arte, che ha contato più di 2.500 presenze. Consuntivo dunque che si può dire più che favorevole entusiasmante per tutti coloro che vi hanno collaborato con impegno e passione e che possono per questo guardare con spirito ottimistico ai prossimi impegni in programma.

Tra poco più di due mesi infatti il palazzo dei Diamanti riaprirà per presentare, per la prima volta in Italia, l’opera di uno dei principali interpreti della pittura spagnola moderna ed esponente della Belle Epoque Joaquín Sorolla, mentre in autunno il protagonista assoluto sarà Michelangelo Antonioni a cui Ferrara nonostante sia la sua città natale ancora troppo poco ha tributato. “Due rassegne – ha precisato la direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea Maria Luisa Pacelli – da cui non ci attendiamo gli stessi numeri di quella appena conclusa, ma che si inseriscono all’interno di un progetto culturale che portiamo avanti da anni, basato da un lato sulla divulgazione di nuovi artisti poco conosciuti nel panorama nazionale, dall’altro mirato a valorizzare il patrimonio artistico e culturale cittadino che comprende anche l’opera di grandi nomi come il regista ferrarese”.

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