Lettere al Direttore
30 Ottobre 2011

‘Mercoledì da leoni’, problema del turismo

di Redazione | 4 min

Gentile Direttore,
anche il problema dei “mercoledì da leoni” è un problema del Turismo (incoming) di Ferrara, in quanto attiene alla capacità di accogliere e di mostrare il meglio (o il peggio) di sè a chi come i turisti appunto, ha investito tempo e danaro per venire da lontano per conoscere quella che dovrebbe essere la “Capitale del Rinascimento” e che invece mostra, una sera alla settimana la propria “Pochezza” .
Si tratta, come in altri casi, di un problema complesso, ma non complicato: provo a spiegare la differenza.
Le cose COMPLICATE sono solo ingarbugliate, a volta anche appositamente, da chi deve giustificare il proprio ruolo (e relativo stipendio), a volte SOLO per manifesta incapacità operativa, nel gioco dell’equilibrio tra “fazioni” (= volgari interessi monetari).
Mentre le cose COMPLESSE sono difficili come una equazione di terzo grado, ma non per questo motivo non sono risolvibili, evidentemente però solo per chi ha confidenza quotidiana con l’algebra (o con la risoluzione dei problemi).
I mercoledì sera, insieme a tanti lati positivi, presentano tre gravi “inconvenienti” che costituiscono il nocciolo dei problemi che TUTTI i cittadini vorrebbero vedere risolti (almeno in parte) e non solo i residenti maggiormente coinvolti. per motivi di stretta vicinanza, e sono: 1) Lo sporco da bisogni fisiologici; 2) Il rumore dopo le 24; 3) Lo spargimento di bicchieri, bottiglie ed altri contenitori di vetro e non, nelle vie cittadine e/o anche sullo Scalone del Municipio come ha mostrato una foto apparsa qui pochi giorni fa.
Partiamo da quest’ultimo terzo Problema che mi sembra il più facile da risolvere.
Proposta numero 1) ad ogni consumazione SULLO SCONTRINO FISCALE (perchè non ho dubbi che vengano fatti gli scontrini di tutte le consumazioni) VIENE INDICATA UNA CAUZIONE DI 1 EURO che viene restituita al momento in cui l’avventore riporta il bicchiere di vetro o di plastica i quali saranno stati personalizzati dal Bar /pub con una sua serigrafia per evitare imbrogli. Tutti gli oggetti che valgono qualcosa non vengono buttati per strada, ma accuratamente conservati e restituiti al legittimo proprietario/esercizio, tanto più di questi tempi.
Proposta numero 2) per risolvere il problema del rumore: a tutti coloro che suscitano le lamentele dei vicini e o confinanti (dopo 3 sanzioni per rumori molesti) viene revocata l’OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO dove normalmente anche in questa stagione, stazionano spesso fino a tardi, gli avventori, e che è una autorizzazione amministrativa per la quale si paga un importo al Comune: appunto la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, che si paga anche per le opere di cantierizzazione di lavori edili.
Senza un tavolino-uno sgabello-una ringhiera, qualcosa su cui appoggiarsi, o una tenda sotto cui sostare, molti meno avventori si fermerebbero sul marciapiede e/o in strada al di là di tutti i controlli che comunque possono e debbono essere fatti. Provare per credere.
Proposta numero 3) Obbligo del rispetto per TUTTI gli esercizi pubblici del Centro di mettersi in regola le norme contenute nel Regolamento di Igiene del Comune per ciò che riguarda quanto previsto.all’Art.148- “Requisiti igienico sanitari comuni a tutti gli esercizi di vendita e somministrazione di alimenti e BEVANDE” – comma 3) Tutti gli esercizi devono possedere una o più unità igieniche,in rapporto al numero dei dipendenti, utilizzabili da parte del personale (vale anche se c’è un solo dipendente), oltre che quanto al comma 4) In tutti gli esercizi in CUI VI SIA SOSTA della clientela occorrono SERVIZI IGIENICI (plurale) accessibili da parte del pubblico e almeno un servizio igienico deve essere fruibile da disabili – [omissis] Da una mia indagine sommaria oltre la metà degli esercizi pubblici responsabili della situazione lamentata ,NON HANNO SERVIZI IGIENICI per il pubblico (oltre a quello per il personale ), ma invece sono tutti dotati di areee di sosta su strada, “autorizzate dal Sindaco ” appunto per la SOSTA della clientela all’esterno dei locali stessi ( per consentire loro di bere e per tutto il tempo durante il quale bevono).
Per oggi mi fermo qui, consapevole che questi Mini- Interventi non risolveranno, se applicati, tutti i problemi che le cattive abitudini acquisite nel tempo, hanno ingigantito, ma credo potrebbero portare in tempi brevi ad una riduzione del DANNO, dopodiché, ammaestrati dall’esperienza, si potrà procedere a ulteriori progresivi interventi restrittivi senza per questo, dover ricorrere a “Grida Manzoniane” di dubbia efficacia.
Questa proposta si scontra però, e non dobbiamo nascondercelo, con un problema annoso e ancora non risolto, cioé la cronica scarsità di dipendenti comunali da attivare per questi controlli, la stessa carenza che impedisce all’Amministrazione di poter trovare qualche volenteroso dipendente in grado di aprire la mattina e chiudere la sera, i due portoni di accesso al “Giardino delle Duchesse” come mi è stato riferito a voce.

Lanfranco Viola

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