Politica
19 Giugno 2011
Alla manifestazione nazionale per un fisco più equo per lavoratori e pensionati

Cisl e Uil Ferrara a piazza del Popolo

di Redazione | 2 min

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Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale

Cisl e Uil in piazza, ancora di sabato, per rivendicare un fisco più equo per lavoratori e pensionati, per una riforma del lavoro che smetta di penalizzare “gli onesti a favore dei furbi”. Meno tasse, più equità per garantire un welfare necessario ad un paese che ne ha assoluto bisogno: per gli anziani, per le famiglie, per le donne.
Nutrita la presenza dei ferraresi, partiti nella notte da Ferrara e da XII Morelli – Cento, in una piazza del Popolo gremita.
Sotto il sole a picco si sono alternati sul palco Gigi Bonfanti segretario generale della Cisl pensionati nazionale, Luigi Angeletti, Raffaele Bonanni: unanime il giudizio: la politica fiscale deve cambiare per recuperare potere d’acquisto ridare fiato al paese. Questo vuol dire aliquote fiscali più basse , ma anche una diversa redistribuzione degli sgravi fiscali.
Pesanti i commenti di Angeletti e Bonanni sull’azione di governo che non ha voluto e saputo contenere i costi della politica a favore di un rigore necessario ma che non può essere pagato dai soliti. Meno Regioni “che sembrano stati”, meno Comuni che non servono a favore delle cose che servono all’Italia e agli italiani.
Per Bonanni “Un sindacato fatto di uomini e donne liberi, che sacrificano il loro sabato per rendere una testimonianza forte e coraggiosa. La prossima volta non sarà più di sabato, perché questi prepotenti devono sapere che noi facciamo sul serio e chiediamo diritti per coloro i quali oggi vogliono vedere i risultati, frutto di un onesto lavoro. Se non arriveranno, sarà sciopero generale”.
Critico anche il giudizio su Brunetta e sulle sue improvvide esternazioni ed un passaggio anche per i lavoratori del Pubblico Impiego, che “ hanno bisogno di riforme vere per il bene dei servizi ai cittadini, ma che hanno diritto ad essere considerati per il lavoro che fanno e che devono essere pagati come si deve”.
Ed ha definito la piazza “La faccia più bella dell’Italia”, di pacifisti veri che vogliono cambiare le cose con il dialogo.

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