L'incontro del Movimento 5 Stelle a Vigarano

Dopo Codigoro, Cento, Tresigallo, ora Vigarano?
Il Movimento 5 Stelle ha incontrato, lunedì sera, la comunità vigaranese, per valutare la possibilità di dar vita a una lista per le amministrative di maggio.
Al Centro Multimediale c’erano il consigliere comunale di Progetto per Ferrara, Valentino Tavolazzi,il portavoce, Angelo Storari, e, ancora, Paolo Schiavi, Lanfranco Viola, Tommaso Mantovani, Valerio Tavolazzi ed Emanuele Andretta, catalizzatore quest’ultimo per il possibile progretto locale.
“Anche a Vigarano – ha infatti spiegato Andretti – è possibile portare un’idea nuova e fare politica in maniera diversa. Ci sono punti sui quali focalizzare l’attenzione. A partire dall’edilizia, con l’avvento di una cementificazione che ha portato risorse alle casse comunali, ma non è certo migliorativa della vita dei cittadini. Anche le politiche energetiche fanno acqua, per la tendenza ad agire per spot, anziché attraverso interventi mirati. Quindi le questioni della centrale a biomasse e della lontananza dal nuovo ospedale di Cona. Soprattutto c’è bisogno di trasparenza”.
Fra i presenti anche persone interessata a conosce nuove proposte, per “non andare a votare il meno peggio, ma esprimere una preferenza in tutta coscienza”. Assente invece “Vigarano Pulito”.
“Siamo comunque a disposizione del Comitato – ha assicurato Valentino Tavolazzi -. Devo dire che stiamo maturando una posizione sempre più contraria a impianti basati su processi di combustione, a meno che non siano legati all’utilizzo di residui presenti già su un fondo e producano il necessario al suo funzionamento. Non convince la possibilità di sottrarre terre a coltivazioni alimentari e destinarle a prodotto da bruciare, inquinando”.
Nel corso della serata è stata già delineata una bozza di programma, che prende le mosse appunto dalle cinque stelle del Movimento.
Rete e trasparenza. Per fare circolare le informazioni, che rendono il cittadino libero di scegliere.
Energia. Sotto esame sia gli impianti fotovoltaici sia l’impianto biomasse.
Ambiente. Con difesa dalla cementificazione, riqualificazione energetica degli edifici comunali, raccolta differenziata porta a porta.
Trasporto. Lo sviluppo del traffico su rotaia.
Infine, naturalmente, acqua pubblica.
Da qui, da questa piattaforma, dunque, potrebbe prendere il via un percorso condiviso, fondato sull’esortazione “fate voi il programma, non chiedetelo a un candidato: partecipate”.
“I cittadini – ha rimarcato Tavolazzi – se vogliono possono determinare le scelte per il territorio, le più vantaggiose per tutti. Partecipare significa poter agire in maniera più efficace ed entrare nel merito delle scelte per giudicarle dal punto di vista della sostenibilità e delle ricadute sulle future generazioni. Si tratta di capire se anche qui, a Vigarano, c’è lo spazio, la voglia di provare un percorso diverso. Secondo noi sì. Tanto più che anche questo paese è stato amministrato secondo una tradizione tipica del nostro territorio, con scarsa opposizione e l’estraneità dei cittadini”.
“Basta entrare nell’amministrazioen anche con un solo consigliere – ha sottolineato Storari – per inoculare il virus, ovviamente positivo, che consenta di scardinare un sistema e portarvi nuove proposte”.